Emop Berlino, obiettivo sui problemi del mondo

bimba con in mano un palloncino rosso davanti al volto
Cosa Rimane, Alina Simmelbauer della serie García’s Daughter, 2017-20 copyright Alina Simmelbauer

Paul Otelet e Henri La Fontaine dal 1895 al 1945 si dedicarono alla costruzione di un archivio della conoscenza del mondo. Basandosi sui loro piani non realizzati dall’inizio del XX secolo, Tan ha progettato e realizzato digitalmente un edificio circolare per ospitare questo archivio virtuale. Le sei fotoincisioni di Shadow Archive (2019) ritraggono stanze abbandonate con file apparentemente infinite di armadietti con schede, le quali danno agli spettatori l’impressione di camminare nei corridoi di un archivio reale.

Passiamo dall’Utopia e dalla Distopia all’Atopia alla Neue Schule für Fotografie Berlin (Brunnenstraße 188-190) con una mostra, Atopie, di giovani artisti che affrontano la sovrapposizione del tempo intrinseca a determinati luoghi, con la fotografia e il film come mezzi per catturare l’immediatezza, le circostanze e l’effimero. La domanda è “Quanto disagio possono creare ancora oggi le immagini? Esistono incroci intergalattici tra plastica e moda? E cosa succede nella nostra mente, se le strutture amorfe si trasformano in schermi di proiezione e la loro sostanza si dissolve?” Infine alla Kühlhaus Berlin (Luckenwalder Straße 3) Foam Talent 2020, plasmare il futuro della fotografia, presenta le nuove tendenze della fotografia contemporanea organizzando una serie di attività con un focus sui giovani talenti e con una ricca gamma di generi e usi della fotografia, ed è spesso caratterizzata da una lunga ricerca, centrata sul ruolo del ritratto.