Lecce, Vitaldo Conte e il Taranta-tango

immagine di una mascherina bianca con la scritta love in rosso e nero. In alto e a destra della scritta ci sono delle rose, una più grande e tre più piccole su sfondo nero

La donna, seduzione Ragnatela. È un pensiero immaginario dell’artista e saggista Vitaldo Conte che l’autore esprime attraverso ciò che lui chiama “momenti di CreAzione”. 

Un pensiero che lui ha esteso anche ad un’esperienza di contaminazione ‘Taranta-Tango’, sua perfomance realizzata recentemente in provincia di Lecce, a Trepuzzi, precisamente  nel  Boschetto San Vito, col patrocinio del Comune e dalla locale Commissione Pari Opportunità.

Non nuovo, Conte, in azioni del genere in quella terra. Ad esempio, mostre da lui curate sulla DonnaArte (2007), su T Rose sulla Rosa Lussuria (2010, e, a Brindisi, 2014). Inoltre, la partecipazione ad eventi performativi, come quello su ‘Bande a Sud’. 

 

Taranto-tango e la Seduzione Ragnatela

Per “La donna, Seduzione Ragnatela” ha partecipato la danzatrice Silvia Ciardo. Il coordinamento artistico è stato di Tiziana Pertoso, tra l’altro attiva nell’ensemble cosiddetto Creative Disperse costituito inoltre dalle artiste Laura Baldieri, Simona Cofano, Donatella Nacci, Carolina Pepe

Alle ‘maschere d’arte-amore’ da loro create hanno inteso dare una sorta di significato apotropaico, specie contro la pandemia.

“Le Creative Disperse esprimono il loro sentirsi “seduzione ragnatela” nelle erranze della propria esistenza-espressione”, dice Vitaldo Conte. Gli abiti-corpo e i fili testuali, legati o esposti – su muri, tronchi di albero, panchine – “puntano ad incontrare lo sguardo dell’altro”.