Giovanbattista Pastorelli, dentro il Decostruzionismo. Con questo titolo viene celebrato l’artista lombardo, esponente italiano di quella famosa corrente: una mostra alla Casa della Cultura di Milano (in collaborazione con Fyinpaper) della cui sezione Arti Visive Contemporanee è direttore scientifico Carmelo Strano che cura questo evento (dal 18 marzo ore 21 – con una conferemza sul Decostruzionismo, in presenza e in streaming – al 11° aprile 2025).
L’artista
Giovanbattista Pastorelli (Sant’Agata d’Esaro, Cosenza, 1952 – Milano 2022), è stato e rimane importante punto di riferimento del Decostruzionismo in arte. Quella famosa corrente architettonica (a partire dagli anni Settanta: Zaha Hadid, Frank O’Gehry, Bernard Tschumi, ecc.) era stata poi oggetto di una riconsiderazione in depth da parte di Carmelo Strano.
Da studioso di essa e del connesso post-moderno, Strano -critico e filosofo – l’ha poi enfatizzata e circoscritta anche nell’arte con una propria visione teorica, avviando una specifica tendenza. Di essa Pastorelli è stato esponente di punta, assieme a William Lathan, Valerio Adami, James Wines, Frank O’Gehry, Tony Cragg, Peter Weibel, David Salle, Paloma Navares, Alberto Valsecchi, Yann Kersalé e, retrospettivamente, Francis Bacon.
Un sodalizio di lunga data fra Pastorelli e Strano
Un vero sodalizio c’è stato tra Pastorelli e Strano, anche perché l’artista si era nutrito del pensiero “decostruzionista” di Jacques Derrida e aveva compulsato il segno di buona parte degli architetti decostruzionisti. Tutte circostanze che gli hanno consentito di mettere presto a fuoco una poetica tutta sua in avanscoperta particolarmente quanto a ideazione e forza espressiva.
Da qui l’attenzione della critica; oltre a Carmelo Strano: Brahim Alaoui, Riccardo Barletta, Pierre Restany, Tommaso De Chiaro, Marco Meneguzzo, Vincenzo Perna, Cloe Piccoli, Roberto Sanesi, Giorgio Seveso, Maurizio Vitta, Domenico Cara, Franco Passoni, Emma Zanella Manara e Edward Lucie-Smith che nel 2001 lo ha inserito nel suo volume New European Artists (in rappresentanza dell’talia).
Tra le rassegne internazionali
Artedesign/Generazioni a confronto, idea e cura di Carmelo Strano (50 autori, tra cui Andrea Branzi, Fernando De Filippi, Ugo La Pietra, Bruno Munari, Alessandro Mendini, Antonio Paradiso, Gaetano Pesce, Giò Pomodoro, Nanda Vigo), Spazio Vivre, Milano, 1994. La Nuova Europa/Il contributo dell’arte alla cultura sovranazionale, idea e cura di Carmelo Strano, prima rassegna in assoluto su questo tema con 80 artisti in rappresentanza di 15 nazioni (comitato scientifico: Guido Ballo, Silvio Ceccato, Fernanda Pivano, Manfredi Nicoletti, Gianni Pettena, Pierre Restany, Mimmo Rotella, Karl Ruhrberg, Aleksander Bassin, e altri), patrocinio CEE, CNR, Provincia Regionale di Palermo, Venezia in concomitanza con la XLVI Biennale Arte, nella ricorrenza dei suoi 100 anni, 8 giugno-15 settembre 1995; Unimplosive Art/Verso la Nuova Classicità, idea e cura di Carmelo Strano, nell’ambito della XLVII edizione della Biennale di Venezia, 1997, Spazio Zitelle (Giudecca), circa 50 tra artisti e architetti (Tadashi Kawamata, Francis Bacon, Alberto Burri, Gary Hill, Pietro Consagra, ORLAN, Bernard Tschumi, Emilio Ambasz, Gruppo SITE, ecc.); Europa-Usa/68 artisti a confronto (Mario Ceroli, Arakawa-Gins, Merkado, Dan Graham, Laurie Simmons, Bill Viola, ecc.), palazzo Osterio Magno, Cefalù, Regione Siciliana, 1997-98. Mediterraneo Sacro/ arte e architettura contemporanea per un dialogo fra le culture, idea e cura di Carmelo Strano (Valerio Adami, Samia Allaw, Bedri Baykam, Enzo Cucchi, Richard England, Emilio Isgrò, Pino Pinelli, Giò Pomodoro, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Charles-Hossein Zenderoudi, ecc.), ex-monastero Benedettini, Università di Catania, 2002; UP-UP/ artisti-fotografi di ricerca da varie aree culturali, idea e cura di Carmelo Strano (Jiri David, Miltos Manetas, ORLAN, Ferdinando Scianna, ecc.), Museo Vignoli, Seregno, 2015.
Tra le pubblicazioni
Monografia G B. P – Miti d’oggi e decostruzione, a cura di Carmelo Strano, Milano, Nuove Edizioni Gabriele Mazzotta, 1991; catalogo-libro G.B. Pastorelli – L’opera decostruita, Milano, Edizioni Gabriele Mazzotta, 2004; si ricordano ancora: D’Ars, Materia, Flash Art, Segno, Il giornale dell’arte, Corriere della Sera, Il Secolo XIX, Il Giorno.
Tra le mostre personali