Berlino, Wines e i cinquant’anni di SITE

etichette dei vini da lui disegnate, che fanno delle bottiglie una controfigura dei loro preziosi contenuti.

Panoramica dei moduli del soffitto traforato che arrivano ad un punto elevato di trasparenza contro il cielo
Padiglione Serpentine, Serpentine Gallery, Londra, inchiostro e acquerello, 2016
Panoramica dei moduli del soffitto traforato che arrivano ad un punto elevato di trasparenza contro il cielo

Si avverte, in questa divertita capriola della realtà, una sorta di profonda riflessione non tanto sui modelli critici e linguistici, che pure vengono messi continuamente in gioco, quanto  sui paradigmi fondamentali della nostra cultura e della nostra morale.

Il pensiero si rivolge istintivamente ai Gulliver’s Travels, che Jonathan Swift pubblicò nel 1726, con il mondo dominato dai Lillipuziani, dai giganti, dai matematici pazzi o dai cavalli; e si rivolge anche all’agghiacciante e divertita A modest proposal, dello stesso autore (1729),

Sotto la superficie

Che l’architettura o il design abbiano talvolta preso in giro se stessi è cosa nota. La siciliana villa di Palagonia, che fece inorridire Goethe, dà la misura di una certa tentazione verso un consapevole grottesco. Ma James Wines non vuole dare vita al grottesco nelle sue progettazioni.

In realtà egli vuole scoprire la loro parte nascosta, portare in superficie il loro rapporto segreto con la realtà. La lampadina che dà il buio, mentre il portalampada si illumina, non è un trucco da illusionista. È il disvelamento dell’ordine nascosto delle cose, la scoperta di un “sotto” che pulsa vitale accanto al “sopra”, la messa a punto di una strategia del sapere che va oltre le conoscenze acquisite. Che da questo possa nascere uno spaesamento imprevisto o una drastica ripulsa bisogna metterlo in conto.

Nel panorama della cultura del progetto imperante al giorno d’oggi, questa inversione dei ruoli e del punto di vista dà vita a uno sguardo più attento e disincantato sull’universo delle cose ideate e realizzate. Laddove l’architettura e il design puntano sempre di più a un rituale e puntiglioso monumentalismo tecnologico o all’abbandono alle lusinghe dell’arte, la ricerca di Wines risale alle origini della progettazione, scandagliandone pazientemente i messaggi reconditi. Si direbbe che essa volti le spalle alla scienza per tornare all’alchimia, e di lì ripartire verso altre e più promettenti rotte.

rendering di una casa privata su un sito immerso in un fitto; panoramica dell’interno-esterno dell’edificio, assorbito da alberi e vegetazione regionale. L'immagine è un disegno realizzato ad inchiostro che mostra una casa immersa in una fitta foresta
Bedford House, rendering di una casa privata su un sito immerso in un fitto; panoramica dell’interno-esterno dell’edificio, assorbito da alberi e vegetazione regionale, Bedford, CT Usa, inchiostro e acquerello, 1984

JAMES WINES

La formazione e gli inizi

Il Professor Wines, nato nel 1932, vive nel quartiere SoHo di New York City, e il suo studio di design è ubicato nella zona di Wall Street. É designer di architettura, artista visivo e scrittore. Ha vinto il National Design Award 2013 dello Smithsonian Institution Lifetime Achievement, ed è professore emerito alla Penn State University, con