Intervista a
ALESSANDRA ARNÒ, direttore di Visualcontainer
Alessandra, lei è artista, socio fondatore e ora direttore artistico del progetto Visualcontainer, che nasce a Milano nel 2008. Come è stato iniziare questa avventura in anni di sofferenza per il mercato dell’arte italiano?
È stato difficile, però con serietà e credibilità, tenacia e passione siamo riusciti a portar avanti il nostro progetto. Difficile anche perché non abbiamo mai avuto sponsorizzazioni forti, ci siamo sempre sostenuti da soli, cercando dei rientri dall’attività di produzione e distribuzione, quindi per esempio dai diritti di visione delle opere.
E il progetto Visual TV Container?
Questo è invece un progetto educativo, di divulgazione, tutte le spese sono a nostro carico. Dà la possibilità a chiunque di poter vedere gratuitamente i video relativi a vari festival.
Quali caratteristiche deve avere un lavoro di videoart?
Un video deve essere originale sia nei contenuti che nel montaggio, una ricerca nei concetti e nella tecnica. Soprattutto l’autore deve avere la consapevolezza del percorso storico artistico, conoscenza di sè e di ciò che già è stato fatto.
Per cosa si distinguono gli artisti in mostra, tutti sudamericani?
Soprattutto si distinguono per un particolare amore per le tradizioni, che trapela nell’audio, nei soggetti e nelle tematiche.
Esiste un mercato interessante o un vero collezionismo per la videoarte?
In realtà, soprattutto in Italia, c’è poca richiesta forse a causa della poca cultura in merito e i collezionisti li possiamo contare sulle dita di una mano. A volte progetti italiani sono conosciuti all’estero e sconosciuti in Italia. Noi lavoriamo con artisti emergenti quindi è ancora più complicato. Seguiamo diversi artisti e quello che cerchiamo di fare è dare la maggiore visibilità possibile, grazie alle nostre collaborazione con altre strutture internazionali.
Che tipo di percorso, secondo la sua esperienza, dovrebbe fare un videoartista?
Sicuramente, a parte un lavoro di ricerca e studio, deve provare a partecipare ai vari festival dedicati che vengono pubblicati nei social e nei siti come il nostro.
Nuovi progetti?
Continuare con la promozione e distribuzione degli artisti di Visualcontainer e sviluppare anche il progetto della TV inserendo sempre più contenuti. Ci piacerebbe insistere ancor di più sul tutoring e le residenze d’artista dedicate alla videoart.