Giornata del contemporaneo/ Camera da letto luogo d’arte

Giornata del contemporaneo/ Camera da letto luogo d’arte

 Per la 18.ma edizione della Giornata del contemporaneo organizzata da AMACI, le bambole e le presenze di Sogno e Desiderio vivono nella mia Camera da letto, trasmutatasi in un ambiente d’arte. La Casa d’Artista vuole essere Arte-Vita.    

“La dimora degli artisti può divenire luogo e proposta d’arte. Oggi questa tendenza, come ho rilevato su ‘Fyinpaper’, è un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più. Questi ambienti privati, che si aprono all’esterno possono divenire luoghi alchemici di esistenza filosofale e immaginale. Io stesso, poco interessato a esporre in generiche mostre personali, trasmuto, negli ultimi decenni, le mie camere da letto in ambienti d’arte e gli appartamenti in case d’arte: a Roma, a Catania, e poi ancora a Roma. Questi momenti hanno sempre la Camera da letto come loro epicentro, “animato da colori del Desiderio e da presenze del Sogno” (Dalla mia intervista con A. Sette, ‘Globalist’, 2022).

La Camera del Campaldino, a Roma, è stata la mia prima stanza da letto che concepisco nel 1989-91 come creazione-ambiente, nello specifico del bianco. Vuole vivere per l’appunto nel bianco: pareti e mobili; tappeti e arredi; pagine scritte e piccole composizioni aeree. E poi, i miei quadri ovali con corde e frammenti di stoffa, una testa velata di bambola in polistirolo, una zanzariera velata che avvolge, partendo dal soffitto, il mio letto tondo.

«Il risalire alla “memoria” del bianco trova il suo culmine nelle ricerche di sconfinamento tra arte, ambiente e design realizzate da Conte nel corso del 1990 e concretizzatesi nel dècor della propria camera da letto» (I. Millesimi, La Pittura in Italia – Il Novecento/ 2 1945-1990, Electa, 1993).

La Casa d’Artista nel quartiere San Lorenzo a Roma

Chioda è una mia Casa d’arte, a Roma nel quartiere di San Lorenzo, dal 1998 al 2003. Come spazio d’arte, ospita, nel 1999, una grande esposizione sulla Scrittura-Desiderio, da me curata, patrocinata dal Comune di Roma e Campi Salentina.  La mia opera-ambiente è la mia Camera da letto, a cui offro una rosa rossa, fra i cuscini, sulle lenzuola bianche del letto disfatto, con pagine segnate a mano e un poster. Questo ha l’immagine di un corpo di donna nudo, scritto da me come pagina di desiderio.

«L’arte come desiderio, come infinito e vitale testo su cui si incidono parole, graffi, crepe, lacerazioni (…) la stanza della struggente libido ideata da Vitaldo Conte, tra rose appassite e cuscini di pizzo, tra foto di corpi nudi e poesie di amore» (G. Simongini, ‘Il Tempo’).

Organizzo, il 24 giugno 2022, una cena-evento per l’apertura della mia Casa d’Artista a Roma.

Presento le mie bambole di alchimia desiderante, che vivono nella mia Camera da letto, trasmutatasi in un ambiente d’arte. Il mio letto tondo è la presenza dominante della stanza, intono a cui si muovono creativamente le presenze del Sogno e Desiderio. Le bambole diventano donne-streghe animatrici d’amore.

L’evento si snoda fra opere e maschere d’arte, immagini e scritture fantastiche, sculture di Pino Conte (mio padre), pupazzi di peluche. Tutto si svolge negli ambienti della casa e nel terrazzo-giardino, che ha, fra le piante, un gazebo. Questo è un contenitore aperto di “arte dispersa”, ospitando pannelli forex con scritture su muri e attraversamenti di opere passate.

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