Future man, la temporanea recensione

recensione loop
Il mondo ha bisogno di un eroe ridicolo

 

Il mondo ha bisogno di un eroe. Il mondo del futuro. Ma le sorprese sono solo all’inizio.

Prima di giungere ad una qualche forma di storia lineare con un filo logico razionale dovremo passare attraverso le avventure più imprevedibili, sboccate, movimentate e ridicole che è possibile mettere su Prime Video.
Josh e i suoi due compagni di viaggio incarnano l’antieroismo in ogni declinazione possibile, inetta, truce e cinica.

Per loro, rimediare ad un problema vorrà dire generarne altri sette e le cose rotoleranno inesorabilmente verso un baratro ogni volta più profondo. Il ritmo incalzante, le citazioni, l’alchimia di una autocosciente demenzialità montata ad arte, faranno delle tre stagioni di questa serie un gioiellino dalle sfaccettature caleidoscopiche.

Il tema dei viaggi nel tempo non è certo nuovo, ma in questo caso diventa un campo di battaglia in cui assurde situazioni al limite del delirio adolescenziale e complessità spazio temporali si scontreranno generando ogni più scoppiettante fallimento. Tutto questo fino a condurre i personaggi a scoprire lati nuovi e più profondi di se stessi.

Come in ogni giro di giostra è possibile subire un po’ di disorientamento ma il risultato finale rimane molto gustoso per un palato abituato alle fanta assurdità.