Cindy Van Acker, fra danza e teatro performativo

Cindy Van Acker, fra danza e teatro performativo
©Mathilda Olmi, courtesy Triennale Teatro Milano
Ballerina e coreografa

Cindy Van Acker (1971) nata in Belgio ma da tempo attiva a Givevra, è una ballerina e coreografa tra le più affermate nel campo della danza contemporanea. Per FOG, Performing Arts Festival edizione 2025, ha portato a Triennale Teatro il suo lavoro del 2024, Quiet Light.

La belga si forma nel suo paese di origine, ma dagli anni Novanta si trasferisce a in Svizzera. Saranno gli incontri con la coreografa Myriam Gourfinke e con il regista Romeo Castellucci a procurarle il successo che merita.

Nel 2005 proprio Castellucci la inviterà alla Biennale di Venezia dove Corps 00.00 segnerà il primo passo verso l’affermazione internazionale. Da qui in avanti Cindy Van Acker inizia il suo cammino, da sola, creando la compagnia di danza Cie Greffe, a Ginevra.

Equilibrio fra vari elementi

Il terreno sul quale si muove la coreografa e ballerina svizzera di adozione è una sintesi equilibrata fra danza, teatro e performance.

La trama di Quiet Light si forma lentamente. Il canone principale sul quale l’opera prende corpo è la danza: due ballerine, Stéphanie Bayle e Daniela Zaghini (anche autrici dei movimenti) creano forme con i propri corpi, danzando su una scena vuota animata sia dai loro movimenti che dal ritmo del sonoro curato da Denis Rollet su brani di Lea Bertucci, nonché dagli effetti stranianti delle luci di Victor Roy .

Quiet light, fra danza e teatro performativo

La danza  teatrale: lo spazio buio è illuminato ora per far risaltare le linee, ora i colori bluastri oppure le ombre sul fondo nero della scena. Tutto per ottenere una fusione tra suono e immagini determinata dalla regia e dalla coreografia. Le linee e le forme che le due ballerine costruiscono sono essenziali, morbide, sottolineate dalle tute aderenti ai loro corpi.

Dal buio, la vita

L’insieme di danza, luci, suoni rendono plastica una notte buia e la vita che la abita. Gli intrecci fra i corpi delle danzatrici per buona parte della performance sono riprodotti sul fondale, riflessi, sono solo un gioco di luci e prospettive. Tutto evoca il fermento nascosto nel buio, animali che si muovono fra alberi le cui fronde sono agitate dal vento o  scosse da temporali. Immaginiamo forme zoomorfe piegate dagli agenti atmosferici i cui profili sono appena accennati dalla luce che schiarisce la notte e dalle curve dei corpi elastici di Bayle e Zaghini.

Minimalismo e forte plasticità sono gli elementi che caratterizzano Cindy Van Acker, ben interpretati alle due straordinarie danzatrici sino alla loro scomparsa dal palco, autentico coup de thêatre che corona una performance lieve, sinuosa profondamente intima.

Cindy Van Acker BE/CH
Quiet Light
concetto e coreografia: Cindy Van Acker / creazione del movimento e interpretazione: Stéphanie Bayle, Daniela Zaghini / progettazione scenica e luci: Victor Roy / musica: brani esistenti di Lea Bertucci / suono: Denis Rollet / costumi: Marie Artamonoff / occhio esterno: Maud Blandel / direzione tecnica: Mansour Walter / produzione: Cie Greffe – Tutu Production / coproduzione: LAC Lugano Arte e Cultura, Pavillon – ADC Geneva, Théâtre Vidy-Lausanne / direttrice di produzione: Pauline Coppée / responsabile di produzione: Anna Piroud / responsabile della diffusione: Astrid Takche de Toledo / responsabile della comunicazione: Sophie Lugon-Moulin / con il supporto di: Città di Ginevra, Repubblica e Cantone di Ginevra, Pro Helvetia – Swiss Arts Council, Ernst Göhner Stiftung / la Compagnie Greffe beneficia di un accordo di sostegno regionale – Transmission – con la Repubblica e il Cantone di Ginevra, la Città di Ginevra, Pavillon DC – Geneva, e Fondation de l’Hermitage – Lausanne per il periodo 2025-2027

Spettacolo andato in scena il 4 e 5 febbraio 2025