Creare benessere con l’Arte-Energia

Creare benessere con l’Arte-Energia
Sciamanesimo in Arte-Energia
Lo sciamano come artista e guaritore

Lo sciamano riassume in sé diverse figure, fra cui: l’artista e il poeta, il terapeuta e il guaritore. Lo studio dello Sciamanesimo ci aiuta a comprendere l’inizio della scienza medica, quando questa era essenzialmente un processo d’interpretazione simbolica. Allora, come ora, lo Sciamanesimo si situa in quel sottile confine in cui psiche e corpo s’influenzano reciprocamente.

Lo sciamano è soprattutto un essere autenticamente creativo che, utilizzando espressioni come – il canto, la danza, la pittura, la poesia –, raggiunge l’oltre con il volo magico e le fuoriuscite dal corpo. Queste espressioni hanno suggerito ad alcuni autori, come Andreas Lommel, l’ipotesi che l’origine dell’arte, come di tutte le espressioni della creazione, sia magica e che debba essere ricercata nelle pratiche sciamaniche.
La carica energetica dell’essere può ricercare una creazione totale attraverso richiami sciamanici. Esprimo questo concetto nella mia conferenza Arte-Sciamanesimo-Energia, svoltasi al Castello di Rocca Sinibalda (RI) il 28 agosto 1993.

Il Bianco come Arte-Energia verso l’Invisibile

L’arte bianca e vibrazionale entra in relazione con le possibilità estreme dell’esprimersi ancora in ambiti di visibilità e interpretazione razionale, poiché oltrepassa apparenze e segnaletiche. I suoi estremi confini coincidono con quelli della creazione stessa. Chi riesce a entrare nelle sue labirintiche alchimie può diventare uno sciamano bianco che diffonde il benessere psico-fisico.
Il mio testo Il Bianco e l’Invisibile come Arte Ultima è presente su DissacrArte. Avanguardia e sacro nell’arte contemporanea, a cura di Luca Siniscalco: numero monografico della rivista ‘Antarés’ (n. 20 / 2024, Ed. Bietti). L’indicazione del titolo esprime miei riferimenti di pensiero e di espressione su questo possibile percorso.
Sintetizzo, sul catalogo dell’esposizione itinerante Stati del Bianco (1994), a cura di Vittoria Biasi, a cui partecipo come artista, i miei molteplici viaggi nel Bianco. Questo attraversa mie espressioni di intervento olistico: – operatore di reiki sciamanico e dinamiche creativo-corporali (dal 1992), massoterapia (dal 1993) e ‘maschere estetiche’ (dal 1994) per ricercare sulla fronte lo ‘yang bianco’: le tre rughe ondulate, il ‘segreto’ di chi possiede solo il proprio ‘yang’ esistenziale che non può che essere ‘bianco’, in quanto questo colore riunisce in sé tutti gli altri… ‘oltre’ le forme della seduzione per rivolgersi all’invisibile ‘altro’… per danzare con il respiro del…–1.

Ritual Sensual Massage

Osho: “Il massaggio è quasi amare…”
Il maestro spirituale indiano Osho Rajneesh considera: «Il mondo ha bisogno di massaggio poiché l’amore è scomparso. Una volta il semplice tocco di due amanti era sufficiente. (…) La persona che massaggi non ha corpo. Concepiscila come senza corpo e il tuo massaggio andrà molto in profondità. (…) Quando due energie si toccano esse semplicemente si mischiano, si uniscono e si fondono l’una nell’altra. (…) Dopodiché comincia a giocare con l’energia come se stessi suonando una chitarra. Fai che sia musica più che massaggio. (…) Lascia che venga cuore più che dalla mente. La tecnica va conosciuta, ma poi dimenticata. (…) Il massaggio è quasi come amare»2.

Il Sensual Massage come Ritual

Approfondisco, dagli anni Novanta in poi, le tecniche del massaggio e altre di guarigione olistica, ricercando colloqui tra di loro. Il mio Sensual Massage vuole “vivere” in un incontro Ritual per recuperare una totalità del sentire fisico e interiore. Questo, pur ascoltando i moti della pulsione, ricerca la propria don/azione di benessere in dialettica con l’altro: “alchenico specchio” psico-emozionale. Le tecniche di questo “massaggio totale” col-lega la bioenergetica e il polarity, il reiki e la terapia pranica del colore, l’ascolto e la canalizzazione del respiro, il colloquio con minerali e profumi, espressioni d’arte e sonore, ecc. L’operatore, in questo viaggio di conoscenza, dovrebbe predisporsi a essere guidato dall’energia-creazione: fisica e psichica, fino alle indicazioni dell’oltre.

Maschere del Corpo-Anima (Roma)

Il Ritual del Sensual Massage, nei suoi viaggi olistici e interiori, è per me soggetto/oggetto di incontri riservati a poche persone. Lo presento in Corpo-Anima, evento a Roma alla ‘Sallustiana Art Today’ di Roma (3 marzo 2019), per compararlo con le poetiche del corpo d’arte. Qui effettuo frammenti di Sensual Massage sul corpo vestito di donne, distese sul lettino per massaggi. Questo, avvolto da un lenzuolo rosso, accoglie l’accensione rituale del corpo. L’ambientazione, illuminata da un piccolo faro, è “animata” dallo spray profumato della Rosa, emblema di mistica sensualita?.
L’incontro è accompagnato, sulle pareti, dall’esposizione di maschere d’arte di Tiziana Pertoso. Qui la maschera vuole esprimerne archetipi dell’essere: attraverso il trucco può diventare una presenza di Ritual Beauty Art. Sulla parete frontale è esposta la grande tela rossa di Hypnos (alias G. Di Benedetto) dal titolo Michael’s Gate, che secondo l’autore ha proprietà ipnotiche. Le maschere e la rubedo del Corpo-Anima possono liberare le altrui espressioni. Il Sensual Massage, in questo Ritual, diviene accensione di benessere energetico e interiore.

La Ferita come rituale

La dimensione sciamanica è presente nelle espressioni estreme del Corpo d’Arte. Quest’arte esige, talvolta, la visibilità di un di-segno di sangue sull’epidermide-anima. Riappropriarsi del proprio corpo è anche un possibile ricongiungersi a una interna spiritualità, presente pure nei suoi aspetti di trascendenza più cruenta. Il sangue, che emerge dalla ferita, diviene, nel contempo, come in un antico rito, segno di una perdita ma anche di possibile rigenerazione. Ciò accadeva nel rituale esorcistico dei guerrieri-sciamani, che “doppiavano” le ferite per poterle sanare con i loro corpi.
Scrivere sulla ferita può diventare una narrazione terapeutica. È stato rilevato infatti, in uno studio di psicosomatica, che scrivere aiuta a curare la ferita, non solo in chiave metaforica. La sua trascrizione accelera la guarigione e favorisce la cicatrizzazione del taglio.
La Ferita incontra la DonnaArte e l’AnomaliaArte: tematiche di esposizioni che curo e di miei interventi in incontri. “Entrano” nel mio libro Anomalie e Malie come Arte (2006)3: testo di consultazione per i miei allievi di Arte per la Terapia all’Accademia di Belle Arti di Roma.

La Ferita come creazione (Messina, Siracusa)

La ferita: tra creatività e patologia è un evento, svoltosi a Messina nel 20014, a cui intervengo in collaborazione con psicoterapeuti e artisti. Un ex ospedale psichiatrico (come il Mandalari di Messina) con le sue memorie di internamento, si trasmuta, per qualche ora, in uno spazio d’arte. Partecipano alcuni pazienti: fra cui uno già praticante il segno-ferita sul proprio corpo. La ferita – da segno patologico – diviene una pratica espressiva, costituita da comportamenti, manualità creative. L’evento si conclude con una danza collettiva di liberazione.

La ferita e la sindone5 diviene, a Siracusa nel 2001, mia mostra personale condivisa con l’artista Wolfango Telis. Il corpo «vuole divenire arte attraverso la scrittura o la ferita. (…) Su quella ‘carta’ l’artista scrive e produce la sua opera. (…) Vitaldo Conte si sofferma al continente Mediterraneo, dove ancora lo sciamano (nel suo segreto) continua a trastullarsi nel contatto con il trascendente» (Crisostomo Lo Presti, ‘La Gazzetta del Sud’).
Riattraverserò questo percorso di espressione il 14-15 giugno 2025 a Siracusa, partecipando come performer al Festival Performedia Ortigia, a cura di Marilena Vita, con il Rossore di Rosa e Ferita… nel Bianco… In questo mio ritorno in Sicilia ascolterò i richiami sciamanici.

Note:

1 V. Conte, in Stati del bianco (Bolsena, Roma, Taormina), mostra a cura di V. Biasi, 1994. Catalogo (Stampa Alternativa).
2 Osho Rajneesh, The shadow of the whip, Rajneesh Foundation, 1978.
3 V. Conte, Anomalie e Malie come Arte, Rosa Rossa (Il Raggio Verde), Lecce 2006.
4 V. Conte, La ferita: tra creatività e patologia, laboratorio-evento, Cittadella della Salute, Messina 21 marzo 2001.
5 La ferita e la sindone, mostra bi-personale di V. Conte e W. Telis, Il Camino, Siracusa 2001. Catalogo (Ed. Genia Group, Siracusa).