“Questo Paese” o il nostro Paese?

Questo Paese o il nostro Paese?

È solo un vezzo ma assai significativo. Lo praticano tutti, ogni categoria attiva nel sociale, politici, giornalisti, commentatori di ogni genere. Parlando dell’Italia, ognuno dice: “questo Paese….” e continua il suo discorso.

Non solo una questione lessicale

Questo è correlato a quello, entrambi aggettivi dimostrativi. Indicano una cosa che, nel primo caso, è vicina a chi parla e, nel secondo caso, lontana. E per fortuna che nessuno di questi prudenti parlatori non dice mai “quel Paese”, sempre volendosi riferire all’Italia. Perché, in questo caso, sarebbe quasi come se il Paese Italia, fosse mandato a…quel paese. Cioè si aggiungerebbe l’oltraggio alla distanza fra chi dice e l’Italia, distanza che, usando “questo”,  quanto meno si attenua rispetto all’uso di “quello”.

Prendere le distanze dal proprio Paese

Siccome, nella maggior parte dei casi, quando si parla dell’Italia, si tratta di affrontare problemi contingenti o antropologici o endemici, chi parla evita con decisione di dire il “nostro Paese”. In fondo è di questo che si tratta: del nostro Paese. Anche perché se ne parla in Italia, siamo italiani, ecc. ecc. Non si vuol fare un problema di patriottismo che sa tanto di guerra, di guerra civile, di eroi che hanno creduto in una causa etica o che sono stati costretti a combattere. Si vuole solo sottolineare questo processo psicologico: io sono italiano, vivo in Italia e però quando devo affrontare questioni scottanti, e comunque che hanno un valore negativo, prendo le distanze. Non posso dire: sì, sono italiano, però in queste faccende io non c’entro, non ho contribuito. Ed ecco l’espressione “questo Paese”. Come dire: lo state vedendo, no? È qui davanti a noi, oggettivato, privato della compromissione soggettiva di ciascuno di noi, lo stiamo osservando tutti alla stessa maniera, perché non è dentro di noi, ma davanti a noi. E si pensa questo quasi fosse, lo Stivale (questo Stivale?), su un letto operatorio, e noi ne parliamo in modo asciutto, distaccato, anaffettivi professionisti della notomizzazione.

Sin dai tempi del Poeta

Un vezzo che pare faccia il verso ai versi di Dante: Ah serva Italia ecc. ecc. che il Poeta vede come “nave sanza nocchiere in gran tempesta”. Ne è sintomo proprio l’uso di “questo Paese”. E tu dici subito: non è mio; l’altro dice subito: non è mio.  Allora, si arriva per forza a: “questo Paese”, dato che non è di nessuno, e ognuno si scrolla le spalle. Si pensi: uno dei due fratelli dice all’altro parlando del loro parentato: “questa famiglia”, evitando di dire “la nostra famiglia”. Di sicuro stanno parlando di gatte da pelare.

 

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