InnerSelf/ What Is Spiritual Enlightenment? – L’illuminazione spirituale

 

No matter how sophisticated or profound, nothing that has been said, written, or thought about enlightenment is the absolute truth. It is just a pointer, a relative truth. With this comes true humility because you know that nothing you can say about it is ultimately the truth.

The most accurate description of spiritual enlightenment demands silence but this leaves most of us with our assumptions and thoughts and ideas about spiritual enlightenment intact which is not very helpful. And so every teacher tries to provide a doorway which can only be discovered by each of us by connecting the dots through many layers of disparate insights, experiences and communications.

Enlightenment is not a special experience

Some teachings encourage us to see spiritual enlightenment as a special experience like a perpetually sunny day where we become detached from the messiness of ordinary life and float around permanently on a cloud of bliss.

I prefer to see our everyday life as the all-inclusive Awareness, the Ultimate Source always present in and as EVERY experience and I encourage the deep descent into the ordinariness of our life so that we can realize that enlightenment doesn’t exist just up there in the Transcendent World but right here in every experience of our sometimes messy life.

Enlightenment is not the permanent state of oneness and presence that seekers imagine, but the absence of that which imagines oneness and separation. It’s seeing the face of God, the Beloved in everything as everything and knowing that everything is an expression of That – winning, losing, falling flat on our face and resting as That which includes and transcends all duality.

And the realization is that God, the source, the Absolute is everywhere and everything including our ordinary life as it is moment to moment. Sometimes beautiful, sometimes messy and even terrible. But always, always deeply miraculous.

How do we realize spiritual enlightenment?

Some teachers tell us to “be in the NOW’ or to “surrender” but what does this truly mean?

“Just leap into the unknown” some others say. More good advice because that IS the process, but where exactly do we leap from?

The first step is to see that there is a shining core inside each of us that is always here. It is that which is perceiving these words and everything else. If you look directly into it, you will find that this innate sense of alive intelligence has no form, no colour, no centre, and no edges. It doesn’t come from anywhere and doesn’t go anywhere. It is clear and empty. It can be filled with all sorts of things like thoughts and emotions and sensations, but this sense of pure living intelligence is there always regardless of thoughts, emotions, sensations, or circumstances. This vast empty aware space is pure unadulterated beingness, spilling out into and as yourself.

The second step is to break the addiction of following every thought, sensation, and object that appears, because this is the cause of overlooking the awareness that we are. When we remain effortlessly un-distracted, our true nature becomes obvious and undeniable.

This realization is not a mystical, mysterious thing. It is simply the shift of identification from the the I-entity, to the I Am awareness. But not the concept of awareness; rather the actual experience of awareness as this presence that we truly are and that is not limited by any form, yet contains all forms, and is never separate from itself.

As this cognizing intelligence that is awareness contemplates matter, it understands that all matter is an expression of itself: Emptiness is form; form is emptiness. Awareness is matter; matter is awareness. Finally, even this subtle appearance of duality disintegrates and life becomes as it is—single, complete, one. 

Your very nature is what I call enlightenment

The truth is that there is only being. There is no separate entity that could be enlightened or unenlightened. There are only innumerable expressions of the One Being (which we call people, animals, forms etc.), mirror-like facets, reflecting being-ness back to itself.

Enlightenment is “seeing” this truth but with no “seer” and no “seen.” In enlightenment, the seer and the seen disappear. Or more accurately, are seen through as illusions. In reality, they were never there, apart from being concept and misunderstanding.

There is nothing outside of you that must be brought in. Your very nature is what I call enlightenment. It doesn’t exist somewhere, waiting to be found. It is you, your very core.

You are the One Self, the original undivided complete One from which and in which everything appears and disappears as an expression of itself. There are no others but itself. Within this undivided One, insights, thought, feelings, realization, and human beings appear, including the one you think you are.

 


L’illuminazione spirituale

Anche se si tratta di cose ricercate o profonde, niente di ciò che è stato detto, scritto o pensato sull’ illuminazione è verità assoluta. È solo un indicatore, una verità relativa. Da qui la vera umiltà perché sai che nulla di ciò che puoi dire al riguardo è in definitiva la verità.

La descrizione più accurata dell’illuminazione spirituale richiede silenzio, ma questo lascia intatti, nella maggior parte di noi, i nostri pensieri, le nostre vedute e idee sull’illuminazione spirituale. Ma questo non è molto utile. E così chi insegna cerca di fornire una via di uscita che può essere trovata soltanto da ciascuno di noi. Come? Collegando i punti attraverso molti strati di intuizioni, esperienze e comunicazioni le più diverse.

L’illuminazione non è un’esperienza speciale

Alcuni insegnamenti ci incoraggiano a vedere l’illuminazione spirituale come un’esperienza speciale, come una giornata perennemente soleggiata in cui ci voltiamo le spalle al disordine della vita ordinaria e girovaghiamo permanentemente su una nuvola di beatitudine.

Preferisco vedere la nostra vita quotidiana come la Consapevolezza onnicomprensiva, la Fonte Ultima sempre presente in e come OGNI esperienza. E io incoraggio la profonda discesa nella quotidianità della nostra vita in modo che possiamo renderci conto che l’illuminazione non esiste solo lassù nel Mondo Trascendente ma è proprio qui, in ogni esperienza della nostra vita talvolta disordinata.

L’illuminazione non è lo stato permanente di unità e presenza che i ricercatori immaginano, ma l’assenza di ciò. Assenza che  configura l’unità e la separazione. È vedere il volto di Dio, l’Amato in ogni cosa come ogni cosa e nel sapere che tutto è un’espressione di Quello: vincere, perdere, cadere a terra e riposare come Colui che include e trascende ogni dualità.

E ci rendiamo conto che Dio, la fonte, l’Assoluto è ovunque e ogni cosa, compresa la nostra vita abituale, momento per momento. A volte bello, a volte disordinato, e persino terribile. Ma sempre profondamente miracoloso.

Come realizzare l’illuminazione spirituale

Coloro che insegnano ci dicono di essere “ORA” o di “arrendersi”, ma questo cosa significa veramente? “Fai soltanto un salto nell’ignoto”.  Altri consigli ancora, perché questo È il processo. Ma da dove saltiamo?

Il primo passo è vedere che c’è un nucleo luminoso dentro ognuno di noi, nucleo che è sempre qui. È ciò che percepisce queste parole e qualunque altra cosa. Se tu guardi direttamente in esso, scoprirai che questo senso innato di intelligenza viva non ha forma, né colore, né centro, e neanche bordi. Non viene da nessuna parte e non va da nessuna parte. È chiaro e vuoto. Può essere riempito con qualsiasi cosa come pensieri, emozioni e sensazioni, ma questo senso di pura intelligenza viva è sempre presente indipendentemente da pensieri, emozioni, sensazioni o circostanze. Questo spazio vasto vuoto e consapevole è puro essere inalterato, che si riversa dentro di te come te stesso.

Il secondo passo è rompere la dipendenza di seguire ogni pensiero, sensazione e oggetto che appare, perché questo fa trascurare la consapevolezza che noi siamo. Quando rimaniamo senza sforzo e senza distrazioni, la nostra vera natura diventa ovvia e innegabile.

Questa realizzazione non è una cosa mistica o misteriosa. È semplicemente il passaggio dell’identificazione dall’Io-Entità alla consapevolezza dell’Io Sono. Ma non il concetto di consapevolezza, piuttosto l’esperienza effettiva della consapevolezza come questa presenza che noi veramente siamo e che non è limitata da alcuna forma, ma contiene tutte le forme e non è mai separata da se stessa.

Poiché questa intelligenza cognitiva che è consapevolezza contempla la materia, comprende che tutta la materia è un’espressione di se stessa: il vuoto è forma; la forma è il vuoto. La consapevolezza è materia; la materia è consapevolezza. Infine, anche questa sottile apparenza di dualità si disintegra e la vita diventa così com’è: unica, completa, una.

La tua stessa natura è ciò che io chiamo illuminazione

La verità è che esiste solo l’essere. Non esiste un’entità separata che possa essere illuminata o non illuminata. Ci sono solo innumerevoli espressioni dell’Essere Unico (che chiamiamo persone, animali, forme ecc.), sfaccettature speculari, che riflettono l’essere a se stesso.

L’illuminazione è “vedere” questa verità ma senza “veggente” e senza “visto”. Nell’illuminazione, il veggente e il visto scompaiono. O più precisamente, sono visti come illusioni. In realtà, non sono mai stati lì, a parte il fatto che sono concetto e incomprensione.

Non c’è niente al di fuori di te che debba essere portato dentro. La tua stessa natura è ciò che chiamo illuminazione. Non esiste da qualche parte, in attesa di essere trovato. Sei tu, il tuo stesso nucleo.

Tu sei l’Unico Sé, l’originale indiviso e completo da cui e in cui tutto appare e scompare come espressione di se stesso. Non ci sono altri se non te stesso. All’interno di questo Uno indiviso appaiono intuizioni, pensieri, sentimenti, realizzazione ed esseri umani, incluso quello che pensi di essere.

 

 

Enza Vita è l’editore ed editore del quotidiano InnerSelf, l’autrice di “Instant Presence – Lascia che la meditazione naturale di accada” e la fondatrice e direttrice della MahaShanti Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata al risveglio spirituale. Svolge da oltre 40 anni l’insegnamento di pratiche relative a una spiritualità moderna, pratica e autentica sulla quale si basano tutte le religioni.

 


 

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ENZA VITA
Enza Vita is the publisher and editor of InnerSelf newspaper, the author of the book "InstantPresence/ Allow Natural Meditation to Happen” and the founder and director of the MahaShanti Foundation, a non-profit organization dedicated to spiritual awakening. Enza has distilled over 40 years of spiritual exploration into a modern, practical and authentic spirituality that engages with the universal teaching underlying all true religions. WEB: www.enzavita.com and https://www.mahashanti.org/ FB: https://www.facebook.com/EnzaVitaTeachings and https://www.facebook.com/instantpresencesatsang Enza Vita è l’editore del giornale InnerSelf, l’autrice del libro “InstantPresence/Allow Natural Meditation to Happen e la fondatrice e direttrice della MahanaShanti Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata al risveglio spirituale. Enza ha distillato oltre 40 anni di esplorazione spirituale in una spiritualità moderna, pratica e autentica impegnata in un insegnamento universale che sta alla base di tutte le vere religioni.