Un match con Amsterdam

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La metropoli olandese torna a turbare le notti dei politici milanesi. Il sorteggio che diede la vittoria ad Amsterdam per l’Agenzia del Farmaco Europea, EMA, è uno dei ricordi più amari per il Sindaco Beppe Sala.

Questa volta non si è trattato della conquista di qualche altra agenzia europea. Amsterdam ha strappato a Londra il primato nella compravendita di azioni. Un controvalore di 9,2 miliardi di euro su Euronext contro 8,6 della City. Amsterdam prevale anche su due concorrenti della UE: Francoforte e Parigi. Erano accreditati quali naturali vincitori grazie alla Brexit.

Risalta nella vittoria di Amsterdam la velocità di reazione e la capacità, anche durante una gravissima pandemia, di prevalere su avversari muniti di grande esperienza e di taglia superiore. Amsterdam è facilitata dalla vicinanza con il reticolo di metropoli del nord Europa. Nelle classifiche delle grandi aree metropolitane europee Amsterdam fa un passo avanti, mettendosi alla pari di Parigi. La velocità con cui le aree metropolitane europee delineano il loro futuro per il “dopo pandemia” rivoluziona ruoli e destini. Amsterdam si è mostrata molto sollecita nell’abbandonare le attività senza futuro la cui esistenza era determinata dal sovradimensionamento dei flussi turistici.

Milano ha lo stesso problema, ma si mostra molto più cauta. La lobby del Commercio pesa. Milano punta molto sulle rigenerazioni urbane come meccanismo di cambiamento. Si mostra invece  timida sulla riduzione della tassazione e oneri di urbanizzazione per le nuove costruzioni. Amsterdam vanta un bilancio migliore, quindi può mostrarsi più generosa in tema di incentivi e detassazioni. Certo, non arriva ancora alla tassazione zero per i rinnovi nel centro storico degradato dall’eccesso di turismo, ma potrebbe con facilità convertirsi alla strada di Liverpool in UK: defiscalizzare il centro città per le start up.

L’urbanistica tattica di Milano con le nuove sperimentazioni di Corvetto e Niguarda è il segno di quanto si vogliono velocizzare i processi di trasformazione della città. Gli assessori Pierfrancesco Maran e Marco Granelli, nonostante un bilancio molto meno in forma di quello di Amsterdam, accelerano sul cambiamento. Da subito un altro possibile sacrificio per le esauste casse comunali: niente tassa per occupazioni del suolo pubblico per bar e ristoranti. Interpellata la soprintendenza solo per alcune piazze monumentali. Nel frattempo Piazza Affari è tornata nel circuito Euronext, lo stesso di Amsterdam; Milano ci ritenta come capitale finanziaria e del Fintech. Un segno positivo è stata la quotazione di Nexi.