Grandi fermenti in tutti gli stati membri. La ricorrenza dei 70 anni del “giorno europeo”, proprio oggi 9 maggio, amplifica buoni umori e malumori. Non occorre dire chi coltiva i primi e chi i secondi. In Italia, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sottolinea la tendenza o l’interesse della Germania a operare tagli su tutto. Il suo collega alla Camera dei Deputati invoca lo spirito originario dell’idea dell’Unione europea.
Robert Schuman, con la sua famosa Dichiarazione, guardò lontano. Ma anche vicino: evitare possibili altre tensioni tra Francia e Germania. Idealmente? Per nulla. Concretamente. Ecco la prima “unione” europea basata, come recitava il luminoso testo del ministro degli Esteri francese, sulla “fusione delle produzioni di carbone e di acciaio” Che altro potevano avere in comune i vari Paesi, ancora sporchi di bombe? Strada in avanti si è fatta. Ma la sostanza fondamentalmente perdura.