Everyone wants the factories – L’ultima parola a INTEL

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Everyone wants the factories: Intel says soon

The mayor Beppe Sala from Milan, Letizia Moratti from the Region but also the decision-maker president Stefano Bonaccini from Bologna look with great interest at what is happening in Turin. If it goes wrong in Turin, the administrations of Lombardy and Emilia are ready to offer joint and separate improvements. In short, every modality. Lastly, Luca Zaia was also added. The negotiation is wrapped in the most absolute discretion. The president of the Piedmont Alberto Cirio and the mayor of Turin Chiara Appendino are in constant communication with the Prime Minister Mario Draghi.

Competitors are France, Germany but above all Spain. On the plate is an Intel factory in Europe: a unique and unrepeatable opportunity.The initial investment would be 20 billion euros but in the end it would reach 100 billion. These are thousands of direct and indirect jobs. The area of ​​the Fiat plant in Mirafiori (Turin) is being considered as an option, having already connections and infrastructures of all kinds. A package that would make the one with which the Land of Saxony conquered the European Tesla plant pale. If the negotiations, managed directly by the Draghi government, were to go through, we could have back a great industrial triangle Turin, Bologna, Treviso. This time Turin’s offer is all about semiconductors. If Turin conquers the INTEL factory, a rebalancing of relations with Milan is inevitable.

The largest foreign investment in Italy after the Unification

It would be the largest foreign investment in Italy after the Unification. The wait for which state and city will be chosen is a fairly short. On credit of Northern Italy there are the Stmicroelectronics semiconductor factories outside Milan in Agrate along the highway to Bergamo, the historic area of ​​Ivrea where Olivetti built the first mainframes and the telephony area of ​​Milan one of the largest in the world.

Here, Telecom has implemented MP3 data compression. A specific job market already formed to grow. The mayor of Milan Beppe Sala knows the story very well because he was general manager of Telecom. Luxury, Fashion, Fairs, Design, Food are fine but the industry with its jobs and turnover is another thing. It is almost heaven.


L’ultima parola a INTEL

Da Milano il sindaco Beppe Sala, Letizia Moratti dalla Regione ma anche il presidente decisionista Stefano Bonaccini da Bologna guardano con grande interesse alla questione INTEL Torino . Se qualcosa va storto, le amministrazioni di Lombardia e Emilia sono pronte a offerte migliorative congiunte e disgiunte. Insomma ogni modalità. Da ultimo si è aggiunto anche Luca Zaia. La trattativa è avvolta nella discrezione più assoluta. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Chiara Appendino sono in costante comunicazione con il primo ministro Mario Draghi.

L’investimento iniziale sarebbe di 20 miliardi di euro ma alla fine si arriverebbe a 100 miliardi. Si tratta di migliaia di posti di lavoro tra quelli diretti e l’indotto. Da Torino si offre l’area dello stabilimento Fiat di Mirafiori più collegamenti e infrastrutture di ogni tipo. Un pacchetto che farebbe impallidire quello con cui il Land della Sassonia ha conquistato lo stabilimento europeo di Tesla.

Il più grande investimento estero in Italia dall’Unità

Se la trattativa gestita direttamente dal governo Draghi dovesse andare in porto si potrebbe tornare a parlare di un grande triangolo industriale Torino, Bologna, Treviso. Torino questa volta si giocherebbe tutto sui semiconduttori. Se Torino conquistasse la fabbrica INTEL inevitabile un ribilanciamento dei rapporti con Milano. Sarebbe il più grande investimento estero in Italia dopo l’Unità.

L’attesa per quale stato e città sarà destinataria è questione di tempi abbastanza ristretti.  A credito del Nord Italia ci sono le fabbriche di semiconduttori Stmicroelectronics fuori Milano ad Agrate lungo l’autostrada per Bergamo, la storica area di Ivrea dove Olivetti realizzò i primi mainframe e l’area della telefonia di Milano una delle maggiori del mondo. Telecom qui ha realizzato la compressione di dati MP3. Un mercato del lavoro specifico già formato da sviluppare. Il sindaco di Milano Beppe Sala la storia la conosce benissimo perché è stato direttore generale di Telecom. Lusso, Moda, Fiere, Design, Food vanno bene ma l’industria con i suoi posti di lavoro e fatturati è un’altra cosa. E’ quasi il paradiso.

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