#Consumatore

La categoria.

A me la parola consumatore fa schifo. Consumare? io? Io non consumo proprio niente io trasformo! Trasformo il cibo in energia l’energia in azione e pensiero! La parola consumare fa pensare a consunzione, logorio, spreco, dissoluzione, ossidazione, ruggine disgregazione. Io non disgrego io ricompongo in altra forma. Chi definisce i propri clienti consumatori non li rispetta come uomini e donne. Li considera dei distruttori di un bene. Quando bevo dell’acqua e mi danno del consumatore gli metterei le mani addosso. Io quell’acqua non la sto dissolvendo o inquinando la sto accettando come parte di me… e mi sembra una fatto di una differenza abissale.

Chi è chi


Cioè io sono quel mostro assatanato e famelico che consuma, corrompe, logora il mondo anche solo guardando (una mostra o un film) e le industrie petrolifere che sversano sulle barriere coralline il loro veleno o l’acciaieria che sparge gas cancerogeni sono degli importanti elementi strategici della catena produttiva?

Questione di parole.


E poi fanno tanto gli schizzinosi sull’uso delle parole come “operazione speciale” per non dire guerra e delle soluzioni non offensive per ogni categoria e poi continuano a chiamarci consumatori. Delle specie di Jabba the Hutt che ingurgita petrolio e terre rare masticando, sbavando e corrompendo col solo sguardo ogni cosa.

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Consumare

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