#Cani

Cani

E dopo i cani con troppa pelle e quelli con la panza rasoterra, dopo la moda dei carlini ipercefalici e dei cani toy, dopo i filiformi e i tracagnotti la richiesta dei clienti impose nuove spassose sperimentazioni. E così vennero generati i cani petardofili, adatti alle festività di fine anno, i cani giraffa che si potevano carezzare senza chinarsi, i cani dallo sguardo saputello, per mettere in imbarazzo gli amici e i cani affetti, già alla nascita, da svariate malattie a scelta (dalla più discreta depressione cronica alla più estrema congiuntivite purulenta con il bonus parassiti intestinali da mezzo chilo) per potersi sentire utili e dal cuore d’oro passando giornate intere dal veterinario e trovando una degna collocazione ai denari in eccesso ereditati dagli avi. Non c’è di meglio che un bel cane senza peli da vestire di tutto punto e le gengive pronunciate che sporgono da un musetto ritorto in modo inusuale per far colpo in società.

Progresso.

Le richieste divennero via via più spudorate e allora cani uguali a pimpa o snoopy, cani dal vello cangiante comandabile da una comoda App, cani autunno inverno e primavera estate per abbinarli ad ogni outfit, cani da indossare tenendosi le mani libere come se fossero eleganti complementi, cani da esibire a centrotavola, cani dalla lucidità marmorea affetti da paralisi intermittente adatti all’arredo di interni, cani dal pianto neonatale da scorrazzare in costosi passeggini con luci di posizione e airbag, cani ormai talmente avvezzi alle moine da morire se privati da esse come i tamagoci. Cani colossali per riempire giardini signorili e cani minuscoli da appendere agli orecchini.

A nostro uso e consumo.

I cani trasformati in tappabuchi di ogni tipo di esigenza psicologica umana, Cani che ti ascoltano lamentarti senza mai contraddirti, cani che ti consolano se sei triste, cani che ti danno una scusa per uscire e conoscere altri cinofissati come te. Proteste provenienti dalla cina che accusano l’occidente di eccessive ingerenze, vessazioni, manipolazioni, forzature della natura dell’animale con lo slogan: “A questo punto, il torto minore sarebbe stato mangiarseli”.

 

Anche
Cani

Altri articoli
Pedivella

FABIO FOLLA 134 Articoli
Illustratore, grafico, storyteller, sperimentatore del web, docente di Storia dell’Arte e Disegno, insegna inoltre alla Scuola di Arti applicate del Castello Sforzesco di Milano e tiene un corso di Computer Game all’Accademia di Brera. Ha esposto in varie collettive.