Africa, il continente maledetto – A cursed continent

nella foto a colori si vede una sagoma nera dell'Africa circondata dal colore marrone

Maledetto per la sua ricchezza” ha dichiarato Padre Alex Zanotelli in un’intervista del 2018 alla rivista Antimafia. L’Africa è stata ritenuta maledetta sin dall’antica maledizione di Noè a Cam (Gen 9:25. Servo dei servi), o Canaan, figlio minore di Cam, come dicono molti esegeti. Comunque il versetto biblico ha ispirato nei secoli la giustificazione del razzismo e della schiavitù, traslitterando nei fatti un evidente, antico pregiudizio contro gli africani.

Dell’Africa parliamo solo quando vi sono tragedie, come quella che ha portato alla morte dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci.

Ma l’Africa è tragedia

In tre secoli furono 12 milioni gli africani deportati nelle Americhe. L’Africa possiede il 30% delle risorse minerarie mondiali con il 14% della popolazione mondiale, e il 43% dei poveri del pianeta. I Paesi più poveri al mondo si trovano in Africa (10 nei primi 10 posti), con un reddito pro capite annuo tra $ 663 (Repubblica Centroafricana) e $ 1.471 (Gambia); il Congo è al terzo posto con $ 796 all’anno (dalla Banca Mondiale). Dunque, il PIL africano, se rapportato alle risorse, sarebbe tra i più alti al mondo, mentre l’enorme quantità di poveri, a fronte di circa 165.000 africani ricchissimi (con 860 miliardi di dollari), urlano di corruzione, concussione, malversazione, evasione fiscale, furti di stato, sottrazione internazionale di ricchezze.

Il terrorismo

Secondo il Global Index Terrorism 2020 nei primi 33 Paesi al mondo più pericolosi per attacchi terroristici, ben 16 sono africani. Il Congo si pone all’ottavo posto (al primo c’è l’Afghanistan).

Vi sono almeno 200 organizzazioni terroristiche sparse nei diversi Stati africani. Vi è addirittura un gruppo terroristico di matrice cristiana che ha compiuto orribili stragi e rapimenti di minori. Attivo sin dal 1986 in Uganda, poi Congo, Repubblica Centroafricana e ora in Sud Sudan: si chiama Esercito di Resistenza del Signore (ERS), il cui leader Joseph Kony è stato attinto nel 2005 di un mandato di arresto dalla Corte penale internazionale (Il terrorismo in Africa. Alessandro Orsini-LUISS 2019).

Cause del terrorismo sono la povertà, l’impatto ambientale, gli interessi economici delle grandi società, la conflittualità etnica e religiosa, la fragilità democratica, l’ideologia jihadista islamica. A proposito di interessi economici internazionali, il Congo detiene il 60% delle risorse mondiali di cobalto, lo Zimbabwe è ricco di litio, l’Uganda di uranio, il Mozambico di alluminio, il petrolio è sparso in quasi tutta l’Africa, come l’oro, i diamanti, il rame. Questo spiega perché tutti i colossi internazionali di materie prime sono presenti in Africa.

 Cosa possiamo fare?

 Non basta proseguire con gli indispensabili aiuti umanitari per le emergenze. C’è la proposta di cancellazione del debito pubblico dei Paesi africani (raddoppiato negli ultimi dieci anni fino a 365 miliardi di dollari nel 2020), come chiesto dalla Banca Mondiale, dal FMI e da Papa Francesco. Ma occorre cogliere questa occasione per costringere i governanti ad accettare che le multinazionali operanti in Africa finanzino direttamente, con una parte dei profitti, la costruzione di infrastrutture pubbliche (scuole, ospedali, strade) sotto il controllo di strutture internazionali, onde evitare la spaventosa corruzione esistente, visto che l’Africa ha il più alto numero di Stati corrotti al mondo (Trasparency International Index 2020).


“Cursed for its wealth” stated Padre Alex Zanotelli in a 2018 interview with the Antimafia magazine. Africa has been deemed cursed since Noah’s ancient curse in Cam (Gen 9:25. Servant of the servants), or Canaan, Cam’s youngest son, as many exegetes say. However, the biblical verses have inspired over the centuries the justification of racism and slavery, transliterated in fact an obvious, ancient prejudice against Africans.

We only speak about Africa when there are tragedies, like the one that led to the death of ambassador Luca Attanasio and carabiniere Vittorio Iacovacci.

But, Africa is a tragedy

In three centuries, there were 12 million Africans deported to the Americas. Africa has 30% of the world’s mineral resources with 14% of the world’s population, and 43% of the world’s poverty. The world’s poorest countries are found in Africa (all 10 top places), with an annual per capita income of between $ 663 (Central African Republic) and $ 1.471 (Gambia); Congo is in the third place with $ 796 per year (according to the World Bank). Therefore, Africa’s GDP, when compared to resources, would be among the highest in the world, while the huge amount of poor, compared to about 165, 000 very rich Africans (with $860 billion), scream of corruption, extortion, embezzlement, tax evasion, state theft, international loss of wealth.

Terrorism

According to the Global Index Terrorism 2020 of the top 33 countries in the world’s most dangerous for terrorist attacks, 16 are in African. Congo is in eighth position (the first is Afghanistan). There are at least 200 terrorist organisations scattered across Africa. There is even a terrorist group of Christian origin that has carried out horrific massacres and kidnappings of minors. Active sin 1986 in Uganda, then Congo, Central African Republic and now South Sudan: they are called Lord’s Resistance Army(LRA), whose leader Joseph Kony, has an arrest warrant since 2005 from the International Criminal Court (Il terrorismo in Africa. Alessandro Orsini-LUISS 2019). Due to terrorism, there is poverty, environmental impacts, the economic interests of large companies, ethnic and religious conflict, democratic fragility, Islamic Jihadist ideology. Speaking of international economic interests, Congo holds 60% of the world’s cobalt resources, Zimbabwe is rich in lithium, Uganda in uranium, Mozambique in aluminium, oil is scattered throughout almost all of Africa, as well as gold, diamonds and copper. This explains why all international raw material giants are present in Africa.

What can we do?

It is not enough to continue with the indispensable humanitarian aid for emergencies. There is the proposal to cancel the public debt of African countries (doubled in the last decade to $365 billion in 2020), as requested by the World Bank, from the IMF and from Pope Francesco. But we must seize this opportunity to force the rulers to accept that multinationals operating in Africa finance directly,with part of the profits, the construction of public infrastructure (schools, hospitals, roads) under the control of international structures, in order to avoid the appalling corruption that exists,since Africa has the highest number of corrupt states in the world (Transparency International Index 2020).