Festival di Sanremo 1, m’Ama non m’Ama

nella foto a colori, da sinistra, si vede la giovane attrice italiana Matilda De Angelis, vestita con un tailleur grigio scuro a fiorellini bianchi, al centro lo showman Rosario Fiorello, che indossa una giacca nera con brillantini e infine, il conduttore Amadeus, anche lui con giacca grigia brillantinata.
(L-R) Italian actress Matilda De Angelis, Italian showman Rosario Fiorello and Sanremo Festival host and artistic director, Amadeus on stage at the Ariston theatre during the 71st Sanremo Italian Song Festival, Sanremo, Italy, 02 March 2021. The festival runs from 02 to 06 March. ANSA/ETTORE FERRARI; Courtesy ufficio stampa Rai

Amadeus ha avviato la prima serata del Festival di Sanremo sfogliando la margherita. Il risultato per lui è stato positivo: uno share davvero interessante. Il pubblico lo ha amato. Te lo immagini un conferenziere che parla alla sala vuota, con la sola presenza degli organizzatori? Ama in compenso ha avuto gli orchestrali che per fortuna silenziosi non sono e, all’occorrenza, hanno fatto da claque. Via via lui e Fiorello hanno superato l’impasse. Ma che fatica. Anche se campioni dell’intrattenimento, non hanno potuto nascondere il disagio per l’assenza del pubblico. Non solo per l’assenza degli incoraggiamenti e del calore che in tempi normali vengono dalla platea. Infatti c’è stato il grande contributo della condizione psicologica del generale clima pandemico. Giochiamo, cantiamo, sì certo, e però il dramma si è impossessato di tutti. Tutti assolti quindi per i momenti di esitazione, e soprattutto per la ridotta capacità in fatto di attrazione e brillantezza. Tanta melodia italiana, talvolta strapaesana, ma con qualche impennata. È il caso di Madame (Francesca Galeano), 19 anni, e già nel novero dei big. Ma meritatamente. Una bella voce e una bella interpretazione per  “Voce”, il titolo presentato. Ritmo denso, fluente, quasi senza respiro (che però è stato magnificamente controllato), con cenni modulativi arabeggianti. Ritmo ansimante in piena consonanza col messaggio della ricerca… della voce quale simbolo di se stessa. Elegante anche nell’abbigliamento.

Tante edizioni del Festival hanno lanciato messaggi alla società ma erano edulcorati, ben vagliati, sereni, incravattati, senza grinta. In quest’edizione veramente inedita (e si spera per tutto e tutti che sia l’ultima), anche se in un clima esitante o quasi balbettante (il “divino”  Zlatan  Ibrahimović non ha fatto né ridere né piangere), il messaggio per la gente è partito deciso, caldo, convinto, sentito. Le raccomandazioni fraterne di Amadeus per le precauzioni contro il virus (forse ci vorrebbe un Sanremo a settimana per la gente poco attenta, visto che una vera campagna non è stata mai fatta). La travolgente Loredana Berté ha intrattenuto non poco e focosamente, “figlia di…” (di Loredana), di se stessa come vuole il tema della sua nuova stucchevole canzone dal ritmo stereotipato. Ma ha portato un paio di scarpe per donna rossissime per deplorare il femminicidio. La banda della polizia ci ha fatto ricordare il grande contributo che l’arma ha dato e dà in rapporto al clima pandemico. L’infermiera, il cui viso stravolto dall’uso prolungato della mascherina è diventato virale, si è presentata con semplicità e compostezza. Per un’attenzione a Zaki, lo studente prigioniero al Cairo, ci ha pensato sempre lui, Ama. Una figura protagonista è risultata positiva al covid. Attenzione a non toccare i fiori. Anche per lui, pur chiamandosi Fiorello. I due conduttori ne hanno fatto un ritornello da ripetere mentalmente nell’offrire il bouquet alle signore. E così la riviera dei fiori ha dovuto riflettere su se stessa.