成都2023雙年展的價值/ La metropoli di Chengdu e la sua Biennale d’Arte

Chengdu Museum

LU PENG

(director of 2023 Chengdu Biennale)

 

在一个城市坚持双年展究竟意味着什么?

吕澎/艺术史家、2023成都双年展艺术总监

成都这个有2000多万人口的城市,举办双年展已经有20多年头了。从1992年广州双年展开始,中国举办双年展有超过30年

。由于改革开放,在上海、广州、北京、武汉、济南、新疆等多个城市都陆续有双年展的举办,当2021成都双年展在疫情

肆虐的期间仍然收获了110万观众,这说明“双年展”在中国已经成为城市文化发展结构中不可分割的一部分,在很大程度

上讲,成都双年展构成了中国双年展影响城市生活的一个典型案例。

双年展的几个基本指标是:学术性、国际性、丰富性、参与性、持久性以及城市文化性格的鲜明性。我们对2023成都双年

展的目标不会有丝毫的折扣

Cosa significa aderire a una biennale in una città?

Chengdu, una città con una popolazione di oltre 20 milioni di abitanti, ospita biennali da oltre 20 anni, a partire dalla Biennale di Guangzhou nel 1992. A causa della riforma e dell’apertura, lnel tempo e biennali si sono tenute in varie città come Shanghai, Guangzhou, Pechino, Wuhan, Jinan e Xinjiang. Il fatto che la Biennale di Chengdu del 2021 ha ottenuto ancora 1,1 milioni di spettatori – a dispetto della terribile  pandemia – dimostra che essa è diventata una parte inseparabile della struttura e dello sviluppo culturale urbano in Cina. In larga misura, la Biennale di Chengdu costituisce un tipico caso della Biennale cinese che influenza la vita urbana.

I leit motiv  della Biennale sono: accademico, internazionale, ricco, partecipativo attestanti il carattere distintivo culturale delle città e della loro cultura. Non scarteremo i nostri obiettivi per la Biennale di Chengdu 2023.

由一个总策展人带领、8个策展人组成的策展团队,围绕一个主题,通过各个策展人的学术思考和资源整合,如果在学术问

题上没有什么干扰,所构成的双年展不可能没有起码的学术水准。问题的重点是,参展的艺术家总是在自己最富于创造性

的时间里完成他们的作品,无论是之前,还是针对将要举办的展览,绝大多数艺术家的能力是值得信赖的。当然,在展览

的实际准备过程中,基于资源的原因(空间条件、展览资金、有限时间、技术能力以及不可避免的工作流程),我们不可

能让展览实现所谓的“完美”,但是,正是因为策展人、艺术家、展览工作团队、运输机构以及相关协作单位的共同努力,

总是让展览最后的学术质量能够得到保证。最终,正是由于艺术家——尤其是那些众所周知的著名中外艺术家——的创造

性的思想与行动,成为成都双年展学术水平的基石,当展览开幕时,数百件艺术会纷纷发出精神力量的光芒。

 

Un team curatoriale di otto guidato da un capo curatore si concentrato su un tema, attraverso il pensiero accademico e l’integrazione delle risorse di ciascun curatore, e così  si formerà la Biennale. È impossibile non avere uno standard accademico minimo. Il punto è che gli artisti partecipanti completano sempre le loro opere nel loro momento più creativo, per quanto puntino ad anticipare il lavoro .

L’abilità della maggior parte degli artisti fa molto sperare. Naturalmente, nella concreta preparazione della mostra, per motivi di risorse (condizioni di spazio, fondi espositivi, tempo limitato, capacità tecniche e flusso di lavoro inevitabile), è impossibile per noi realizzare la cosiddetta mostra perfetta, ma è proprio grazie agli sforzi congiunti di curatori, artisti, team espositivi, agenzie di trasporto e relative unità di collaborazione, la qualità accademica della mostra può sempre essere garantita. In definitiva, è proprio il pensiero creativo e l’azione degli artisti, soprattutto di quelli famosi cinesi e stranieri, che è diventata la pietra angolare del livello accademico della Biennale di Chengdu. Quando la mostra si aprirà, centinaia di opere d’arte determineranno una vera espolosione di bellezza e di forza spirituale.

 

2023成都双年展因为有数十个国家和地区的200多位艺术家参加,这就无可置疑地表明了展览的国际性特征。策展团队为

了实现展览的主题,尽可能邀约全球不同国家和地区的艺术家参与到这个展览中,艺术来自灵魂的活跃与思想的迸发,我

们很难想象有数百位艺术家不会将自己特殊的感受、经验、以及他们的知识源泉通过作品从世界各地带到向所有公众开放

的成都双年展的空间,这样的结果,“国际性”将不可避免。这对于一个逐渐更加开放的中国以及成都这个城市来说,显然是

欣然接受并充满期待的。我在欧洲一路与一些参展艺术家讨论合作时,他们对自己的作品进入成都双年展充满极大的兴趣

,他们对到中国,到成都体验双年展的现场有非常的期待,这些兴趣与期待都是人类文明得以保持和滋润的条件,正是这

个世界各个角落的人们的精神活动以及得到满足,构成了展览的氛围,形成了城市文化的活力,为之后一个城市的艺术趣

味提供了丰富的资源。所谓国际性,目的就是这样一个:让一个城市不断获得人类精神的滋养。

 

Chengdu Museum

 

Poiché più di 200 artisti provenienti da dozzine di Paesi e regioni hanno partecipato alla Biennale di Chengdu del 2023, si può tranquillamente pensare al valore internazionale della mostra. Per realizzarne il tema, il team curatoriale ha invitato artisti provenienti da diversi paesi e regioni del mondo. L’arte nasce dalla vitalità dell’anima e dall’esplosione delle idee. Facile immaginare che centinaia di artisti porteranno le proprie emozioni, esperienze e le proprie fonti di conoscenza. E, giustamente,  la Biennale di Chengdu è aperta a ogni sorta di pubblico. Dunque, l’internazionalità ci sarà tutta, per  una Cina via via più aperta e per la città di Chengdu. Quando ho discusso della cooperazione con alcuni artisti partecipanti di tutta l’Europa ho colto  molto interesse, erano felicissimi di esporre le proprie opere alla  Biennale di Chengdu. Avevano grandi aspettative per andare in Cina e sperimentare la scena della Biennale a Chengdu. Sono interessi e aspettative che costituiscono un vero  nutrimento della civiltà, una grande occasione di vitalità per la  cultura urbana e anche una ricca fonte di interesse artistico. Questa internazionalità è mirata a far sì che la città si nutra costantemente  di spiritualità.

 

任何人都会说出“丰富性”这样的词句,但是,城市文化需要的丰富性更多的是指精神面貌的多样性,正是因为对艺术展览

在学术方面的要求,以及国际性的艺术家安排,构成了成都双年展的丰富性。有相当长的一个时期,一些城市双年展的重

点在所谓的“实验性”上,这样的策略能够保证对学术问题的关注与聚焦,但是,由于过分的“实验性”,以及围绕这个焦点所

自然而然产生的策划思路,就使得双年展很可能成为少数人的兴趣中心,而失去城市双年展所需要的艺术与艺术问题的丰

富性。我们重视一个城市双年展的学术高水平和提出的问题成果,但是,将艺术或者学术圈的“问题”与“实验”放在一个与城

市公众之间潜移默化的交流中,也许会产生更加富于思想普及性的成果。

 

Chiunque può dire parole come ricchezza, ma la ricchezza di cui ha bisogno la cultura urbana si riferisce più alla diversità di prospettive spirituali, proprio a causa dei requisiti accademici per le mostre d’arte e l’organizzazione di artisti internazionali. Ed è la ricchezza della Biennale di Chengdu. Per un periodo di tempo piuttosto lungo, alcune biennali urbane si sono concentrate sulla cosiddetta natura sperimentale. Una strategia che garantisce l’attenzione e la focalizzazione su questioni accademiche. Il pensiero curatoriale che ne deriva fa sì che la Biennale diventi un centro di interesse per poche persone, e perdendosi, così,  la ricchezza dell’arte e delle questioni artistiche necessarie alla Biennale urbana. Apprezziamo l’alto livello degli accademici e i risultati raccolti da una biennale cittadina, tuttavia, mettere assieme i problemi sperimentali e quelli dei circoli artistici o accademici in una sottile comunicazione con il pubblico urbano può produrre risultati più ricchi nel terreno della divulgazione di idee.

 

当代艺术家总是在一种“实验性”的心理中工作的,这样的作品很容易引起观众的思考与参与,策展人与展览的组织方的重

点是如何平衡艺术家观念的“实验性”与艺术思想的“普及性”之间的关系,以达到城市双年展提升城市文化水平的目的。成都

双年展就是按照这样的策略在工作的。

 

Gli artisti contemporanei lavorano sempre con una mentalità sperimentale, e le loro opere possono facilmente suscitare il pensiero e la partecipazione del pubblico. L’obiettivo dei curatori e degli organizzatori di mostre è bilanciare lo sperimentale e il popolare, al fine di raggiungere i più alti risultati per questa Biennale urbana.

 

一个展览要获得尽可能多的观众,就要给出观众参与的可能。2023成都双年展中不少作品的展陈已经为即将到来的观众给

出了参与的可能与空间。重要的不是一般意义上的邀约,而是作品提供的创造性的条件。这次我们安排了著名艺术家徐冰

的作品,相信观众的参与会是踊跃的和充满兴趣的。其他多种形式的作品都会成为观众希望融入其中的目标与机会。成都

市美术馆处在一个公园之中,一些安置在公共环境中的作品也会通过周边的上下文而形成一个参与的气场。在2021成都双

年展中苏新平、柳青以及不少新媒体艺术家的作品都曾为观众参与提供了条件。当然,正是成都市美术馆空间的多样性和

灵活性,使得展览空间本身就因为作品之间的关系而将观众包容到艺术的氛围之中,观众很自然地会将自己带入作品的诱

惑之中,以致观众参与其中而不自知——一种真正的沉浸式的氛围。展览期待着观众的参与。

 

Per guadagnare più pubblico per una mostra, è necessario dare ai visitatori la possibilità di partecipare. La mostra di molte opere alla Biennale di Chengdu del 2023 darà la possibilità e lo spazio per la partecipazione del pubblico in arrivo. Ciò che conta non è l’invito in generale, ma le condizioni creative espresse dalle opere. Questa volta abbiamo assemblato opere del famoso artista Xu Bing, e crediamo che la partecipazione del pubblico sarà attiva e piena di interesse. Le opere in molte altre forme diventeranno obiettivi e opportunità in cui il pubblico sarà coinvolto. Il Museo d’arte di Chengdu si trova in un parco e alcune opere collocate nell’ambiente pubblico, determinando anche una certa atmosfera partecipativa attraverso tutto il contesto.

Nella Biennale di Chengdu del 2021, le opere di Su Xinping, Liu Qing e molti artisti dei nuovi media hanno fornito le condizioni per la partecipazione del pubblico. Naturalmente, è la diversità e la flessibilità dello spazio del Chengdu Art Museum che fa sì che lo spazio espositivo stesso includa il pubblico nell’atmosfera artistica grazie alla sinergia  tra le opere, e il pubblico sarà coinvolto anche senza rendersene conto. Lo aspettiamo numerosissimo.

 

持久性是一个城市的双年展的关键点。没有持久性,就难以形成一个城市在艺术文化方面的独特性格。为什么一个城市会

有如此的吸引力?人们通常爱说,那是因为这个城市的历史文化、未来的规划以及投资政策等等方面的原因,但是,城市

的不断发展与巩固其优势的最为核心的源泉是不断产生的新的艺术精神与活力。意大利拥有太多的古老的城市,为什么威

尼斯成为今天全世界的旅游者不得不去的地方?倘若没有双年展,尽管威尼斯古老的历史遗迹仍然有吸引力,但是,这个

城市的当代活力是很难述说的。人们不断涌向威尼斯,显然不仅仅是观看那古老的建筑——意大利很多中小城市同样拥有

太多的历史遗迹,而是去感受文明的当代活力,这些活力来自艺术、来自不断产生的新艺术,来自不断举办的艺术展览,

来自参与其中的成百上千万的旅游者对威尼斯这个城市的无休无止的好奇心。所以,一个城市持久地举办双年展,就意味

着这个城市在为自己的生命力添加动力。从更加高的层面上讲,城市双年展的真正目的,就是在为这个城市和国家创造新

文明。

 

La persistenza è un punto chiave di una biennale urbana. Senza persistenza, è difficile formare il carattere unico di una città in termini di arte e cultura. Perché una città è così attraente? La gente di solito dice che è a causa della storia e della cultura della città, della pianificazione futura e delle politiche di investimento, ecc. Tuttavia, la fonte principale del continuo sviluppo della città e del consolidamento dei suoi vantaggi è la continua generazione di nuovi spiriti artistici e la vitalità. L’Italia ha troppe città antiche, perché oggi Venezia è un luogo imperdibile per i turisti di tutto il mondo? Senza la Biennale, sarebbe difficile descrivere la vivacità contemporanea della città, nonostante il fascino dei monumenti antichi di Venezia. La gente continua ad affluire a Venezia, ovviamente non solo per vedere gli antichi edifici – molte città piccole e medie in Italia hanno anche troppe testimonianze storiche, ma per sentire la vitalità contemporanea della civiltà, che viene dall’arte e dalla nuova arte che viene costantemente prodotta, Dalle mostre d’arte in corso, dall’insaziabile curiosità della città di Venezia, dai milioni di turisti che vi hanno partecipato. Pertanto, se una città tiene a lungo una biennale, significa che ha inteso dare slancio alla propria vitalità. Ad un livello superiore, il vero scopo della Biennale Urbana è quello di creare una nuova civiltà per la città e per il Paese.

 

我们在前面提及到了“城市文化性格的鲜明性”,毫无疑问,的确如此,如果一个城市在举办双年展的问题上表现出可有可

无,把双年展理解为不过一次展览,或者一次文化活动,这样的认识对一个城市的建设和未来是非常危险的。城市虽然是

经济发展的结果,但是,城市的灵魂不仅仅是物质上的,如果一个城市缺乏持久的艺术事业,仅仅把艺术视为一种生活中

的点缀,这样的城市观念就是落后的,这就是为什么还有很多城市缺乏活力、缺乏吸引力、缺乏魅力、缺乏当代性格的原

因。我们不用去唠叨说文化产业也是一种经济力,文化艺术本身就是一个城市是否具有当代性和未来的重要标志。十多年

前,一个欧洲的媒体代表团到成都采访经济领域的项目,可是,这个媒体代表团的记者们回到欧洲使用的最大版面是介绍

成都双年展(2011年):正是一个城市的艺术高度,决定了这个城市的精神高度,而城市双年展所要解决的根本问题就是

实现这个城市在全球化时代的文明高度。

Dei caratteri distintitivi della cultura della città, è vero quanto segue: se una città manifesta scarso interesse nella  realizzazione di una Biennale, magari considerandola nient’altro che una mostra , o, al più, un evento culturale, la cosa è molto pericolosa per la costruzione e il futuro di quella  città. Sebbene la città sia il risultato dello sviluppo economico, l’anima della città non è solo materiale. Se una città manca di esperienza artistica duratura e considera l’arte solo come un abbellimento della vita, vuol dire che la sua è una condizione di arretratezza. Ecco perché ci sono ancora tante città che mancano di energia, mancano di attrattiva, mancano di carisma, mancano di carattere contemporaneo. Non c’è bisogno di dire che l’industria culturale è anche una forza economica: la cultura e l’arte stesse sono un simbolo importante della contemporaneità e del futuro di una città.

Più di dieci anni fa, una delegazione dei media europei si recò a Chengdu per coprire progetti in campo economico, ma la pagina più grande utilizzata dai giornalisti di questa delegazione dei media quando tornarono in Europa fu quella di presentare la Biennale di Chengdu (2011): l’altezza artistica della città determina la sua altezza spirituale. La Biennale Urbana deve risolvere è realizzare la civiltà della città nell’era della globalizzazione.

 

2023成都双年展将很快接近开幕,我利用这个机会向所有热爱艺术与热爱生活并对未来充满希望的人说,一个城市坚持双

年展,不仅意味着艺术的发展,不仅意味着城市的进步,更意味着坚持我们拥有意义的人生。

2023年6月26日星期一 于天府艺术公园

这篇文章是否有可能翻译成意大利文在意大利媒体上发表?

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Il 13 luglio si aprirà la Biennale di Chengdu. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che amano l’arte e la vita e sono pieni di speranza per il futuro. L’adesione di una città alla Biennale non significa solo sviluppo dell’arte, ma anche dell’intera città. Progresso significa insistere sulla nostra vita significativamente.

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Statements/ Alcuni ragguagli

ANDREA B. DEL GUERCIO

The A dimension of Time, its very nature and substance, has always been a part of European art, even since classical times, through the principle of the work in progress. All expressive processes followed a path dictated by inventive acceleration, following a chronological sequence within which the constant contaminations between different geographical and cultural areas have come into play (even when said contaminations are independent of one other). It should be emphasised that the Catholic area of central Europe and orthodox Christianity of eastern countries have been marked by a certain expressive system based on research and innovation within the visual language, the transformation of formal syntaxes, with the introduction of new and original solutions that match the diversity of the geographical areas involved. This contributes to the definition and a better understanding of modern and contemporary art as a whole.

The process of contamination and exchange of information between artists from different geographical areas has prompted transformations and change, often sparking real revolutions of taste that prove the intimate relationship that exists between the history of art and the dimension of time that is lived by each individual artist. The development of visual languages has experienced epochs of fragmentation of approaches and seasons of aesthetic reconciliation, found at both a local and a global level. When comparing the two European geographical areas, we notice how it is the West, with its Catholic position, that is marked by this constant tendency towards renewal – the work in progress – whereas the East, because of its Orthodox culture, has maintained an inflexible expressive stasis.  Set to motion by the shockwave of German Expressionism, the Historical Avant-gardes had suddenly put an end to this systematic progress, replacing the work in progress with work in regress. This suggests the need for a reversal in the creative process; the need to steer the linguistic structures through intimate and personal expressive systems and towards emotions and the psychological dimension. Only then will the essence of what had been deposited in the thematic areas be recovered, through what we may describe as an emotional correspondence.

The enormous heritage accumulated in nineteen centuries of history, lived in constant acceleration, has become ground for investigation and rethinking. All matters that had been hitherto dealt with on a purely historical level have been revisited; introspection has become a process to be constantly pursued.

Work by Marta Dell’Angelo

 

 

From the internal to the external dimension, from the anthropological to the analytical context, time has become the precious ground for study and research. The themes put forward by the Chengdu Biennale must be observed in this perspective, as it is conditioned by a regressive process in which the artist's gaze turns backwards, towards memory as a living and persistent contemporary matter; the future then cannot be understood if not as a product of the past.

Antonio Ievolella, Marta dell’Angelo, Gabriele Di Matteo, Concetta Modica, Bruno Ceccobelli, Gianfranco Notargiacomo, Giovanni Tommasi Ferroni

When Lu Peng first spoke to me and later invited me to contribute to the organisation of the Chengdu Biennale, I immediately thought it necessary to work towards an “open” dimension of European and particularly Italian contemporary art. This was to avoid the repetition of what have become predictable and repetitive artistic choices, conditioned by the exhibition strategies imposed by communication systems and the market. The richness of the international art culture, be it in the East and the West, the North and South of the planet, matches the complex dimension of historical heritage, and can manifest itself through its countless authors. In our case, it is shaped by those involved in this exhibition project; each artist and work represents a specific section of the global panorama, a targeted research of what is a complex and multifaceted expressive reality, an impartial witness of the relationships between the individual and the collective dimension; each and every contribution, be it painting, sculpture, installation, artefact, accumulation of iconographic material or its analytical anatomisation, introduces a “stop” along the exhibition route; each work can then be considered both individually and collectively, considering it alongside and in relation to other works, section by section, throughout the Biennale.

What I can add in terms of reflection and critical contribution concerns the way the invited artists are able to illustrate a particular moment in Italian contemporary art. Here we see the interaction between thematic issues and expressive solutions, which, despite the global dimension of visual languages, possess certain specificities and targeted areas of competence. I wish to frame the set of values in an anthropological cultural condition, where I find that the thematic references and iconographic solutions underlying every single work are fertile humus, ready to resurface, sometimes manifesting itself in all its aesthetic substance, sometimes camouflaging itself in the crevices of the artefact, conceptually expressing itself in its many processes.

Territory and History, the individual and society, are data which connect Antonio Ievolella -sculpture as a trace of human time, of our passions and sacrifices -, Marta dell'Angelo – the aesthetic intelligence of hands and body -, Gabriele Di Matteo – the absolute revision and discovery through art of the extension of data found in thought -, Vittorio Corsini – reflection on life within a habitat, the private (the home) and the public (the square) -, Concetta Modica – when the work recalls the experience of Earth’s act of creation -, Bruno Ceccobelli, Gianfranco Notargiacomo – an understanding of painting that results in the freeing of colour, vitality, palpitation, and depth -,

Giovanni Tommasi Ferroni – the boundless passion for the beauty of painting and its extensions – so that we may extract a specific linguistic value, an aesthetic “excerpt” that is in perfect balance between past and present and in whose duality the contemporary dimension of art is to be found.  Curating the work of eight representative authors of the cultural geography that covers the entire aesthetic extension of Italy, from south to north, from Rome to Milan, the Chengdu Biennale introduces in its various sections the expressive passages whose emblematic dimension, by avoiding the commonplace and the obvious solutions, bears witness to the art scene in Europe today.

 

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La dimensione del Tempo, la sua natura e sostanza, è stata vissuta dall’arte europea, sin dalla stagione classica e lungo la sua storia, secondo il principio dell’ work in progress. Tutti i processi espressivi hanno seguito un percorso dettato dall’accelerazione innovativa, seguendo una successione cronologica al cui interno sono intervenute le costanti contaminazioni tra aree geografico-culturali diverse anche se tra di loro indipendenti. Si deve sottolineare, anche in vista della definizione dell’arte moderna e contemporanea, che tutta l’area cattolica che vede riunita l’area centrale dell’Europa, fino ai confini con i paesi ad est e contrassegnati dall’appartenenza al cristianesimo ortodosso, si è contrassegnata attraverso un sistema espressivo fondato sulla ricerca e l’innovazione dei linguaggi visivi, la trasformazione delle grammatiche formali, con soluzioni sempre inedite e qualificate anche per diverse aree geografiche.

La contaminazione e lo scambio di informazioni tra gli artisti di territori diversi, ha sollecitato le trasformazioni e il cambiamento, operando spesso vere e proprie rivoluzioni del gusto dimostrando di operare per una storia dell’arte strettamente collegata alla dimensione del tempo vissuto da ogni singolo artista. L’intero percorso dei linguaggi visivi ha vissuto epoche di frammentazione dei linguaggi e stagioni di ricompattamento estetico, con diffusioni ora localizzate ora globalizzate.

Possiamo osservare come le due aree geografiche europee, l’area occidentale, contrassegnata dal pensiero cattolico si sia identificata con la costante tendenza al proprio rinnovamento – work in progress – mentre quella orientale, contrassegnata dalla cultura ortodossa, abbia mantenuto una inamovibile staticità espressiva.

Sotto la spinta di quel terremoto che fu l’Espressionismo tedesco, le Avanguardie Storiche hanno improvvisamente interrotto questo procedere sistematico, sostituendolo la dimensione del work in progress col work in regress, suggerendo la necessità di invertire il processo creativo, orientare  i sistemi linguistici all’interno del sistema espressivo più intimo e personale, alla sensibilità e alla dimensione psicologica, recuperando la sostanza depositata nelle aree tematiche attraverso una corrispondenza emozionale. L’enorme patrimonio accumulatosi in diciannove secoli di storia, vissuto in costante accelerazione, è diventato terreno di indagine e di ripensamento. Tutte le questioni fino ad allora trattate sul piano storico, sono tornate ad essere rilette; l’introspezione è diventato un processo costantemente perseguito.

Dalla dimensione interna a quella esterna, dal contesto antropologico a quello analitico, il tempo è diventato il terreno prezioso dello studio e della ricerca. I temi indicati dalla Biennale di Chengdu devono essere osservati in quest’ottica, condizionata da un processo in regress, in cui lo sguardo dell’artista volge all’indietro, verso la memoria in quanto materia viva, persistentemente contemporanea, così che anche il futuro non può essere inteso se non come frutto del passato.

Antonio Ievolella, Marta dell’Angelo, Gabriele Di Matteo, Concetta Modica, Bruno Ceccobelli,  Gianfranco Notargiacomo, Giovanni Tommasi Ferroni.

Quando Lu Peng mi ha parlato e poi invitato a collaborare alla progettazione della Biennale di Chengdu ho subito ritenuto necessario fare riferimento ad una dimensione ‘aperta’ dell’arte contemporanea europea ed italiana in specifico caso, con l’obbiettivo quindi di evitare il ripetersi di scelte artistiche prevedibili e ripetitive, condizionate da strategie espositive orientate dal sistema della comunicazione e del mercato. La ricchezza della cultura artistica internazionale, ad oriente come occidente, a nord e a sud del pianeta, esattamente in corrispondenza  con la dimensione complessa del patrimonio storico, è in grado di rivelarsi attraverso un’infinità di autori e nel nostro caso si specifica con coloro che sono qui coinvolti; ogni artista e ogni opera rappresenta un tassello specifico del panorama globale, un mirato approfondimento di una realtà espressiva complessa e sfaccettata, testimone imparziale della relazioni tra l’io individuale e la dimensione collettiva; ogni e diverso contributo, dalla pittura alla scultura all’installazione di un manufatto, dal processo di accumulo iconografico alla sua rarefazione analitica, introduce una ‘sosta’ nel percorso di fruizione dell’arte esposta, vista sia singolarmente ma anche rapportata al contesto collettivo, inserita sezione per sezione all’interno della Biennale.

Quello che posso aggiungere sul piano della riflessione e del contributo critico, riguarda l’idea che insieme e separatamente gli artisti invitati sono in grado di testimoniare uno stato dell’arte contemporanea italiana al cui interno interagiscono questioni tematiche e soluzione espressive che hanno, pur nella dimensione globale dei linguaggi visivi, alcune specificità e mirate competenze. Vorrei inquadrare il complesso dei valori in una condizione culturale antropologica, dove intendo che i riferimenti tematici e le soluzioni iconografiche poste a monte di ogni singola opera risulta un humus fertile, pronto a riaffiorare, a tratti manifestandosi in tutta la sua sostanza estetica, a tratti mimetizzandosi nelle pieghe del manufatto, esplicandosi concettualmente nella processualità.

Il Territorio e la Storia, l’individuo e la società, sono i dati su cui si ritrovano collegati Antonio Ievolella – la scultura traccia del tempo umano, delle sue passioni e dei suoi sacrifici -, Marta dell’Angelo – l’intelligenza estetica della mano e del corpo -, Gabriele Di Matteo – rileggere a trecentosessanta gradi e scoprire attraverso l’arte l’estensione dei dati presenti nel pensiero – , Vittorio Corsini – riflettere sulla frequentazione dell’habitat, sia privato (la casa) che pubblico (la piazza)-, Concetta Modica – quando l’opera trae memoria dall’esperienza del fare della Terra -, Bruno Ceccobelli,  Gianfranco Notargiacomo – la forma del suo dipingere produce lo stato di libertà del colore, la vitalità, la palpitazione e la profondità -, Giovanni Tommasi Ferroni – la sconfinata passione per la bellezza della pittura e per la sua estesa cultura -,  così che di ogni uno estrapoliamo uno specifico valore linguistico, un ‘estratto’ estetico, un tratto narrativo di riflessione, una testimonianza posta in perfetto equilibrio tra il passato e il presente, dalla cui unità nasce la dimensione contemporanea dell’arte.

Predisponendo otto autori rappresentativi di una geografia culturale che copre l’estensione estetica dell’Italia, dal sud al nord, tra Roma e Milano, la Biennale di Chengdu introduce all’interno delle sue diverse sezioni, quei passaggi espressivi la cui dimensione emblematica si fa testimone della contemporaneità europea, evitando luoghi comuni e soluzioni scontate.