Ukraine/ A true war – Guerra non fredda

Kiev

Putin’s much feared and vainly averted bold actions have started, bombing. Once, when the world balance wasn’t so delicate as it is now and was also far from global catastrophes, Kiev would already have had Western contingents to support it. And if Putin had inflated his muscles more, the military Western reaction  would have been immediate and strong.

Likely, today in Ukraine just the “charity” arrives, medical assistance measures against the disasters to the health of military and civilians caused by the air and land Russian attacks.

Western countermeasures

Civil Western countermeasures are reasonable and not bloody, in spite of the bloody attacks. Life’s  always odd: where there is suffering (poverty, hunger and similar absurdities), suffering and oppression are added. We mainly refer to the so-called self-proclaimed republics in the east of Ukraine, on the borders of the Russia, but also in Mariupol and Odessa.

Zelenskyj, “history cannot be stopped”

A difficult skein to unravel. At best, the possible suspension of these attacks would simply be a truce, beyond its diplomatic formalization. “Vuolsi così colà dove si puote” (that’s the willing from the power sphere), one would say with Dante: Russia (but not all Russians) does not want to stop invading, a tendency or temptation that Putin has given ample proof of. Ukrainian President Volodymyr Zelenskyj made his call to arms and, alluding to the inviolability of his sovereign state, thunders with strong messages: “history cannot be stopped”.

Megalomanias of other times

Meanwhile, those who can are fleeing the capital. By involvement Canada, Europe, Japan, president Biden will launch his increasingly heavy sanction threats on the financial level, aiming to hit Putin’s Russia in the vital points of its economy which, as is well known, is not thriving. Crazy attitudes as in the past. Megalomanias of other times. Very serious repercussions on the Russian population which certainly does not deserve them.

Putin’s awareness of his nation’s economic paucity

In addition to his well-demonstrated expansionist megalomania, perhaps Putin is experiencing moments of awareness of his nation’s economic paucity, beyond his oligarchs’s bliss. And it is hoped that, not knowing which way to go (as he is far from the security he flaunts), he could take further damaging wrong steps. Of course, we do not hope it.

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Guerra non fredda

Ci siamo. Le tanto temute e vanamente scongiurate mosse audaci di Putin sono partite. A suon di bombardamenti. In altri tempi, quando gli equilibri mondiali erano meno delicati e lontani dalle catastrofi globali, Kiev avrebbe già avuto contingenti occidentali a supporto. E se Putin avesse gonfiato di più i suoi muscoli, i bombardamenti si sarebbero estesi a diverse capitali importanti di ogni colore ideologico. Oggi in Ucraina arriva la “carità”, misure di assistenza medica contro i disastri alla salute di militari e civili causate dalle aggressioni russe, aeree e terrestri.

Le contromisure dell’occidente ai bombardamenti

Contromisure, da parte dell’occidente, tutte civili, cioè non sanguinarie e ragionevoli, a dispetto degli attacchi sanguinari. Che, essendo la vita a sempre strana,  dove c’è sofferenza (povertà, fame e simili assurdi) si aggiunge sofferenza e sopraffazione e il riferimento principali, in questo momento, è alle repubbliche cosiddette autoproclamate a est dell’Ucraina, ai confini della Russia, ma anche a Mariupol e Odessa.

Zelenskyj, “la storia non può essere bloccata” con le granate

Una matassa difficile da sbrogliare. Nelle migliori delle ipotesi, l’eventuale sospensione di questi attacchi sarebbe semplicemente una tregua, al di là della sua diplomatica formalizzazione. Vuolsi così colà dove si puote, si direbbe con Dante: la Russia (ma non tutti i russi) non vuole mollare, una tendenza o tentazione di cui Putin ha dato ampia prova.  Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha fatto la sua chiamata alle armi e, alludendo all’inviolabilità del proprio stato sovrano, tuona con messaggi forti: “la storia non può essere fermata”.

Megalomanie di altri tempi, sanzioni contro le bombe

Nel mentre, chi può fugge dalla capitale e dai bombardamenti. Col coinvolgimento di Canada, Europa, Giappone, Biden sferra le sue minacce sanzionatorie sempre più pesanti sul piano finanziario, puntando a colpire la Russia di Putin nei punti vitali della su economia che, come è noto, florida non è. Follie passatiste. Megalomanie d’altri tempi. Gravissime ripercussioni addosso alla popolazione russa che certamente non le merita.

Putin, la consapevolezza della pochezza economica della sua nazione

Forse Putin, in aggiunta alla ben dimostrata megalomania espansionistica, sta vivendo momenti di consapevolezza della pochezza economica della sua nazione, al di là dei suoi oligarchi. E si spera che, non sapendo che pesci pigliare (ben lontano quindi dalla sicurezza che ostenta), potrebbe fare ulteriori dannosissimi  passi sbagliati. Speriamo di no.

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