Soul, la recensione di anime animate

Suicide squad 2, la recensione suicida - The suicidal review

Dalla caleidoscopica Pixar Animation Studios nasce un nuovo capolavoro dalle inaspettate sfaccettature. Il tema avrebbe potuto essere la musica, come in “Lalaland“, l’essere afroamericano a New York come in “Fa la cosa giusta“. Oppure avrebbe potuto essere un film sull’al di là come “ll paradiso può attendere“. Invece è un manuale pratico per uscire da dilemmi esistenziali e riportarci a contatto con la semplice vibrante gioia di vivere. 

La strabordante creatività dei disegnatori Pixar si esprime sul triplice design dei personaggi generando tre diversi tipi di forme anatomiche. Umani, delle anime e degli esseri semidivini in forme di semplice linea. Tre sono anche le dimensioni dell’esistenza, la realtà, il mondo delle anime e la via di mezzo delle anime perdute dove operano i “mistici senza frontiere”.

La parte più originale del racconto. 

vedi anche:

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