Not to forget (4) – Per non dimenticare (4)

logo della rubrica Noi e il covid, che è l'immagine stilizzata di un virus a forma di palla bianca e rosa

How will the day be? Now you are aware that after all, during the day before, you did not have any threatening experiences, you were careful and avoided to bump into your fellow man marching towards you on the same sidewalk. You have calculated the height factor in comparison: shorter than you. So, unless he is sneezing upwards, like the howling wolf, you are safe. You have also assessed the distance factor. About three meters. So, if neither of you trips and falls on the other, this aspect is also ok. What do you do if the sidewalk is 100-150 centimeters wide? You turn backward and, if you do not risk of being run over, you leave the whole platform to your enemy. And he will either take you for crazy or he will be grateful, considering you, in turn, his enemy. In the past it was a matter of honor and pride: you walked forward looking absent-minded, but ready to draw your sword if he did not let you pass, and he was ready to take his if you did not let him pass. Even in those circumstances there was the risk of dying, of course. But the challenge was open, even if you did not know the exact value of your opponent.

Above all, if your foolish enemy presumptuously did not let you pass, you stared at him, you studied him, you confronted him, you shouted at him, you will spat in his eye, you kicked him in the balls, you pricked him up on this side and beyond. Instead, now, your opposite walker is your enemy, yes, but indirectly. You do not fear him in himself, but you fear him only because he is an array. Even a stupid one. In fact, he carries the load unknowingly. Not only without any reward, but even outraged, scarred, vilified in his dignity as a human being (a superior being, by the way) and susceptible to come out piranhed, turned into a larva. You do not even have time to conceive a thought of pity, because another one immediately happens to sprout in a merciless way: if he does not belong to the “NO” family, if he is not minimized by primordial ignorance, he must probably have the same thought mine. I am his enemy, a carrier mocked by the “carried” and also a foolish towards my fellow man who has suddenly become the enemy par excellence.


Per non dimenticare (4)

Come sarà la giornata? Prendi coscienza che, il giorno prima, tutto sommato non hai fatto esperienze minacciose, sei stato attento nell’imbatterti nel tuo simile in marcia verso di te sullo stesso marciapiedi. Hai calcolato il fattore altezza: più basso di te. Quindi, a meno che non dovesse starnutire col muso verso il cielo, come il lupo che ulula, questo è motivo di tranquillità. Hai valutato pure il fattore distanza. Circa tre metri di larghezza. Quindi, se nessuno dei due inciampa e cade addosso all’altro, anche questo aspetto è ok. Che fai se la larghezza del marciapiedi è di 100-150 centimetri? Ti giri indietro e, se non corri il rischio di essere investito, lasci tutta la pedana al tuo nemico. E lui o ti prenderà per pazzo o ti sarà grato, sentendoti, a sua volta, suo nemico. Nei tempi passati era un problema di onore e di orgoglio: avanzavi apparendo distratto, ma pronto a sguainare la spada, se non ti avesse lasciato il passo, e lui pronto a impugnare la sua se tu non gli avessi lasciato il passo. Anche in quelle circostanze c’era il rischio di morire, certo. Ma la sfida era aperta, anche se non conoscevi l’esatto valore del tuo avversario.

Soprattutto: il tuo nemico balordo che, presuntuoso, verosimilmente non ti lasciava il passo, tu lo vedevi, lo fissavi, lo studiavi, lo affrontavi, gli gridavi addosso, gli sputavi in un occhio, gli davi un calcio nelle palle, lo bucherellavi di qua e di là. Invece, adesso, il tuo dirimpettaio di marciapiedi è tuo nemico, sì, ma indiretto. Tu non temi lui. Lo temi solo perché vettore, trasportatore. Anche stupido. Infatti porta il carico inconsapevolmente. Non solo senza alcun compenso, ma persino oltraggiato, sfregiato, vilipeso nella sua dignità di essere umano (essere superiore, peraltro) e suscettibile di uscirsene pirañato, ridotto a larva. Non fai neanche in tempo a concepire un pensiero di commiserazione, perché immediatamente un altro ti incalza in modo impietoso: se non è uno della famiglia dei “NO”, se non è minimizzato da un’ignoranza primordiale, probabilmente anche lui ha avuto il mio stesso pensiero. Io sono il suo nemico, vettore beffato dal “caricato” e balordo verso il mio simile improvvisamente divenuto nemico per antonomasia.