L’anno del topo è vicino, grandi folle e molto coronavirus

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Secondo il calendario lunare  , il 25 gennaio inizierà l’anno del topo. Un antico mito riporta che l’imperatore di Giada decise di definire l’ordine degli animali dello zodiaco attraverso l’ordine con il quale questi sarebbero arrivati alla sua festa. Il topo, essendo furbo, ingannò il toro per farsi dare un passaggio sulle sue spalle. Quando erano in dirittura d’arrivo il topo balzò giù dal toro e superandolo, arrivò primo. Per questo motivo il topo rappresenta intelligenza e successo. Quindi, al fine di celebrare al meglio questa festività, i cinesi si stanno già preparando: i We Chat moment della maggioranza delle persone è pieno di codici QR invitando famiglia e amici ad aiutarsi tra l’oro per accaparrarsi i biglietti per tornare a casa.

Ma procediamo con ordine. In Cina questo evento è chiamato Festival di Primavera (chūnjié 春节) o Guo Nian (guònian过年). Il primo nome si rifà alla dimensione rurale: i contadini erano soliti dare il benvenuto alla primavera e pregare gli dei affinché il nuovo anno fosse prospero e la semina ed il raccolto buoni. Il secondo invece si riferisce al mito del mostro Nian (年). Non si sa quando questa storia sia stata creata ma più o meno tutte le versioni descrivono il mostro come una creatura feroce e carnivora con una lunga testa e corni appuntiti. Vive nel profondo del mare per tutto l’anno facendosi vedere solo durante la vigilia del Capodanno cinese per cercare persone di cui cibarsi. Per questo motivo, durante questo giorno, la popolazione si allontanava dal villaggio andando verso le montagne più remoto così da evitare il mostro che avrebbe potuto nuocere loro o addirittura mangiarli. Paura e terrore aleggiavano ovunque finché un uomo anziano si rifiutò di nascondersi. Al contrario, egli riuscì a spaventare il mostro: attaccò carta rossa sulle porte (gli odierni Distici)[1]; bruciò il bamboo così da fare un gran rumore (i fuochi d’artificio di oggi); accese candele in casa e indosso vestiti rossi. Dopo il Capodanno le persone tornarono nel villaggio e furono sorpresi nello scoprire che nulla era stato danneggiato, niente era stato distrutto. L’uomo spiegò quindi a tutta la popolazione come s0paventare il mostro, ed infatti questo non fece più alcuna apparizione.

Oltre alle tradizioni e ai rituali, ritrovarsi in famiglia è ciò che maggiormente conta. Chi vive in città torna a casa per le vacanze, e dato che la maggior parte delle persone anziane vive nei villaggi rurali, il Festival di Primavera è diventato un periodo di grande migrazione. Le statistiche confermano la follia: 3 miliardi di viaggi, 3,2% in più rispetto all’anno scorso secondo il ministero. Questi numeri sono facilmente spiegabili dal fatto che quest’anno il Capodanno cinese coincide con le vacanze degli studenti universitari. Niente paura! La Cina si sta preparando in anticipo: giovedì 10 gennaio l’ufficio di informazione del Consiglio di stato ha organizzato una conferenza stampa con altri 7 dipartimenti di stato annunciando le misure speciali che quest’anno saranno messe in piedi per fronteggiare il problema dell’adrenalina da Festival di Primavera. Giusto per citarne alcune: un sistema di biglietti e check-in elettronico verrà istallato in più di 1000 stazioni per velocizzare le procedure. Circa 790.000 pullman e 19.000 navi verranno implementate durante questo periodo, secondo i capo ingegnere del ministero dei Trasporti Wang Yang.

Ma non tutto sta andando come sperato. In Cina un nuovo virus ha infettato quasi 41 persone. Si chiama coronavirus e causa, oltre a sintomi minori, gravi sindromi respiratorie. Uno dei mercati di Wuhan è stato identificato come epicentro e per questo chiuso al pubblico. Anche se nessuno ha dubbi sull’efficienza della macchina cinese, è possibile che questo nuovo virus metta tutto a rischio? E’ da ricordare infatti che il Capodanno cinese è festeggiato anche ad Hong Kong, Macao, Taiwan, Malesia, Filippine, Singapore, Brunei, Indonesia e Vietnam.  Per questo motivo le persone hanno paura dei rischi da contagio. Nonostante sembri che il corona virus non si trasmetta da uomo a uomo, gli esperti sono cauti nell’affermare la sua completa esclusione. Per questo motivo sono state prese misure addizionali come lo screening della temperatura e l’uso del disinfettante in tutte le stazioni o luoghi fortemente affollati.

Considerate le informazioni date dal PRC, anche l’OMS non raccomanda alcuna precauzione specifica per i viaggiatori. La speranza è che la Cina non stia minimizzando l’impatto dell’epidemia, altrimenti sarebbe chiaro che la storia non ci ha insegnato niente: 2003 SARS si è diffusa dalla Cina ad almeno 30 paesi, colpendo 8000, uccidendone 774 e spargendo panico in tutto il mondo.

[1]        I Distici si possono datare circa 1000 anni fa, quando le persone appendevano i tao fu (桃符 incantesimi scritti su legno di pesco) sulle porte. Si credeva che le iscrizioni di Shentu e Yulei (i nomi dei due guardiani all’entrata del mondo degli spiriti) potessero spaventare le cose malvagie. Durante il periodo della Dinastia Song (960-1279), le persone cambiarono usanza: usavano due versi antitetici ma di buon auspicio. Inoltre, più avanti il legno di pesco venne sostituito con la carta rossa.