L’Intelligenza Artificiale? Per Noi in Basso Cambia Poco (Anzi, Forse è Meglio!)

Siamo sinceri: quando si parla di rivoluzioni tecnologiche, noi della fascia più bassa della società di solito non veniamo nemmeno invitati alla festa. L’Intelligenza Artificiale sta facendo tremare manager, consulenti e professionisti vari, ma qui da noi, dove il caffè lo serviamo noi e i report li leggiamo solo per sbaglio, la vita continua più o meno come sempre. Niente riunioni organizzative per noi, niente obbiettivi trimestrali.  Anzi, c’è chi dice che potremmo persino guadagnarci qualcosa. Sì, per noi mediocri, l’AI potrebbe essere una benedizione travestita da algoritmo.

I Grandi Si Preoccupano, Noi Ci Facciamo un Panino

Mentre i piani alti si interrogano su come difendere il loro status e i middle manager fanno corsi accelerati di “Come non farsi sostituire da ChatGPT”, noi continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto: eseguire, adattarci, sopravvivere. La verità è che, storicamente, le decisioni le hanno sempre prese altri e noi ci siamo sempre arrangiati con quello che passava il convento. L’AI è solo un altro capo, chissà, forse più simpatico, sicuramente meno incline a urlare. Uno che non pretenderà di fare leva sull’amicizia che ci lega per chiederci gli straordinari non pagati. 

Lavori Pesanti? Che Li Faccia un Robot!

Diciamolo chiaramente: se l’AI e i robot vogliono prendersi i lavori più pesanti, faticosi o ripetitivi, accomodatevi pure! Se qualcuno vuole davvero automatizzare il turno di notte in magazzino o la pulizia dei bagni pubblici, chi siamo noi per opporci? Magari ci scappa pure una pausa in più, o almeno un lavoro un po’ meno massacrante. E se proprio ci tocca imparare a “collaborare” con una macchina, pazienza: abbiamo imparato a lavorare con capi umani ben peggiori.

Il Futuro? Sempre Uguale, Solo con Più Wi-Fi

Alla fine, la vera rivoluzione sarà che invece di lamentarci del capo, ci lamenteremo del software. Magari si, ci sarà da attivarsi collettivamente per chiedere uno stipendio giusto ed adeguato ai tempi, ma non lo abbiamo sempre fatto?  Ma il succo non cambia: chi sta in basso continuerà a eseguire, adattarsi e, quando va bene, a trovare il modo di farsi furbo. Forse, con un po’ di fortuna, l’AI ci lascerà più tempo libero o ci eviterà le mansioni più noiose. E se proprio va male… beh, almeno non dovremo più ascoltare i discorsi motivazionali del manager di turno.

Conclusione Semi seria

Quindi, cari colleghi della mediocrità, non facciamoci prendere dal panico. L’AI non ci ruba niente che non ci sia già stato tolto da tempo. Anzi, magari ci regala pure qualche vantaggio. E se proprio non sapete cosa fare, chiedete consiglio all’AI: almeno lei non giudica. Per ora.

“L’AI cambierà il mondo!” dicono. Forse. Ma qui sotto, il mondo gira sempre allo stesso modo: basta che lo stipendio arrivi a fine mese e che il robot non si prenda la macchinetta del caffè.

 

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