Letizia contro Beppe

Alleati e avversari misurano le proprie ambizioni e lo spazio di azione politica con la realtà della città: caduta catastrofica dei consumi e previsione di ritorno al PIL pre Covid tra almeno tre anni. Di un ritorno al passato recente con fiere, turismo e flussi esagerati di visitatori non se ne parla.

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini rompono gli indugi. Sanno che la finestra di due anni con le elezioni regionali della primavera 2023 non concede incertezze. La situazione sanitaria è drammatica. La Lombardia ha sofferto 25.406 morti di Covid e i vaccini stentano a partire. Chiedono a Letizia Moratti di prendere in pugno la situazione. Una biografia politica lunga e con molti successi. Un’unica pesante sconfitta: la corsa al secondo mandato come sindaco di Milano persa contro Giuliano Pisapia. Ma tutte le politiche messe in campo da Letizia Moratti, con l’eccezione del PGT ridimensionato, sono state mantenute e la città ha continuato senza scosse.

Attilio Fontana e la sua giunta di cui Giulio Gallera era uomo di punta sono l’ombra di quelli che erano. Il nuovo assessore alla Sanità e al Welfare Letizia Moratti accettata da Salvini ma proposta dietro le quinte da Giancarlo Giorgetti e Silvio Berlusconi nasce da un rimpasto rapido.

Curiosamente si trova come unico contraltare di rilievo Beppe Sala, un tempo suo City Manager e ora Sindaco di Milano. Tra i due, forse alleati e anche avversari, si gioca la politica in Lombardia e a Milano dei prossimi anni.

Il centrodestra non sembra capace di trovare una valida alternativa al Sindaco Sala e cautamente decide di preparare la strada del dopo Fontana: Letizia Moratti prossimo governatore della Lombardia alle elezioni del 2023. Per provare i suoi meriti ha in mano due dossier scottanti: gestire le vaccinazioni di massa, ridisegnare la Sanità e il Welfare lombardo adattandoli alla nuova epoca storica del dopo Covid. Unico concorrente di rilievo Beppe Sala, occupato a tempo pieno a risollevare le sorti di Milano, ha visto sgonfiarsi l’economia su cui era stata costruita l’eccezionalità di Milano.

Sia Letizia Moratti che Beppe Sala, divisi dai molti dossier che devono affrontare, possono essere però alleati, per interessi comuni e forse anche per i buoni rapporti e la stima che li hanno legati in passato. Forse Milano, unica in Italia, ha due sindaci.