L’arte e l’industria del bagno

Il logo della rubrica Cultura e Industria, un libro aperto su cui spicca il disegno di un'industria e le sue ciminiere fumanti simbolo dell''architettura industriale.

Pochi ne parlano, forse per eccessivo pudore, ma c’è una stanza che è la più amata dagli italiani: il bagno. Secondo il sito specializzato Instapro.it, che ha ripreso anche diverse ricerche di grandi produttori dell’arredo nel nostro Paese e della stessa Federlegno Arredo, è proprio il bagno la stanza in cui gli italiani preferiscono stare e, anzi, sempre più diventa un luogo in cui rilassarsi, leggere, praticare degli hobby. Non a caso il 40% delle ristrutturazioni che si sono svolte nelle case degli italiani nel 2019 ha riguardato il bagno: non solo tinteggiatura ma allargamento dello spazio, docce, idromassaggio, saune e tutto ciò che aiuta il relax. 

Che il bagno diventi sempre più di moda lo si può notare anche recandosi al Salone del Mobile di Milano, la fiera di settore più famosa al mondo, in cui il Bagno trova sempre più spazio: dal 2006 c’è un Salone nel Salone, che almeno fino al 2019 ha trovato sempre più spazio con quasi 300 espositori su un totale di 2000. I padiglioni del Salone dedicati al bagno sono stati i più affollati, anche perché gli unici in cui c’è il c.d. “movimento dell’acqua”, in contenitori avveniristici e sistemi di piscine adatti a tutte le tasche.

L’Italia è quanto di meglio c’è nel settore: un mercato che vale quasi 3 miliardi di Euro (il doppio di quanto ad esempio in questi giorni si sta pensando di spendere per far ripartire la scuola) e che vive soprattutto grazie all’export. Marchi come Jacuzzi e Albatros sono noti in tutto il mondo. La Jacuzzi mostra quanto sia importante l’italianità in questo settore: nata da italiani emigrati negli Stati Uniti negli anni Cinquanta, nel 2019 è diventata completamente italiana grazie all’acquisizione di Investindustrial, una vera e propria bandiera italiana del design di alta gamma, marchio presente in moltissime canzoni americane hip hop e R&B, ed è nato un vero e proprio genere la “Jacuzzi Music”, musica relax da gustarsi durante l’idromassaggio. 

La cura del dettaglio e lo stile italiano sono incarnati nel marchio Albatros, noto in tutto il mondo specie grazie alle navi da crociera (il 70% delle navi con idromassaggio monta un Albatros), grazie anche all’apporto della designer Giovanna Talocci, che ha firmato anche i nuovi bagni dell’Aeroporto di Fiumicino, considerati i bagni pubblici più eleganti al mondo, al punto che lo scrittore Matthew DeBord li ha associati a una location esclusiva dichiarando: “Sembra di stare in un ristorante di lusso”.

Non solo bellezza però: nuovi prodotti, nuove tecnologie, ricerca e sviluppo (brevettiamo più di ogni altro Paese al mondo nel settore). La creatività si applica al design ma anche all’ingegnerizzazione di nuovi prodotti, anche e soprattutto in questa fase di reazione alla crisi Covid-19. L’Italia vince sui piccoli dettagli, la cura del dettaglio che rende riconoscibile un prodotto e tutto il lavoro che c’è dietro. Il bagno italiano è un’opera d’arte, intima e senza pari al mondo, una verità che non si può scaricare con facili ironie, che tutti conosciamo, ma che dobbiamo conoscere ancora di più.