After life. La malinconica recensione

recensione loop

After Life, la serie Netflix che ora è giunta alla seconda stagione, rappresenta una sorpresa per diversi motivi. Il primo è che non ci si aspetterebbe mai di ridere e commuoversi per una storia in cui non succede quasi niente. Lo sguardo di Ricky Gervais, quello sguardo cadente e carico di pensieri ci porta a navigare nella diradata esistenza di un uomo, che, senza piu’ un motivo per vivere si muove anonimamente in attesa di un motivo per farla finita o per ricominciare. Le vicende minimali, come in un racconto di Bukowski, non ci risparmiano niente e ci portano adagio a toccare il fondo insieme a lui. Cullati lentamente è possibile arrivare a intravedere l’enorme vuoto che lo opprime. Ma la vita non ha ancora finito con lui e la seconda stagione si prospetta più imprevedibile della prima.