La Fabbrica senza Vapore

logo della rubrica Spazio Milano con l'immagine della facciata del Duomo e la scritta Spazio Milano in nero

La Fabbrica del Vapore, ex Ditta Carminati e Toselli specializzata nella produzione di materiale ferroviario, nata nel 1899, si trova in una posizione invidiabile vicino a una fermata della linea Quattro della Metro, tra il Cimitero Monumentale, il nuovo ADl Design Museum, la sede di Fondazione Feltrinelli e Microsoft nel palazzo di Herzog & de Meuron.

La Fabbrica del Vapore è stato un investimento cospicuo per il Comune di Milano. Come dimensioni (30 mila metri  quadri di cui 14 mila coperti) compete con Fondazione Prada e Hangar Bicocca.

Un simbolo di Milano

E’ un esempio di conservazione degli edifici industriali e manufatturieri del Novecento attuato con eleganza e cura. Con esclusione della “Cattedrale”, la navata industriale un tempo ha ospitato una gigantesca scultura di Anish Kapoor, gli spazi sono stati tutti meticolosamente offerti a dei concessionari, con destinazioni miste da quella di galleria d’arte a quelle di studi professionali.

La mission de “La Fabbrica del Vapore”

La missione è quella  di essere “una cerniera tra la formazione e il lavoro dei giovani artisti”. La Direzione Educazione del Comune ne è responsabile. Se fosse a Parigi entrerebbe nella categoria degli “acceleratori”, dove uno spazio pubblico attrezzato munito di ogni possibile connessione viene messo a disposizione ad attività simili a elevato contenuto tecnologico o creativo per la realizzazione di un progetto. Giovani altamente qualificati ne sono i protagonisti per periodi  di tempo predefiniti.

L’assenza di un progetto comune

Da questo punto di vista la Fabbrica del Vapore è in transizione perché raccoglie attività disparate senza un progetto comune. Un esempio è l’uso della grande corte centrale che viene affittata a iniziative commerciali come la mostra I Guerrieri di Terracotta, ospitata sotto un tendone.

Il bilancio economico del Comune riceve una vigorosa iniezione da questo affitto ma senza dubbio contraddice l’immagine e la sostanza di quello che dovrebbe essere la Fabbrica del Vapore.

L’entrata in pista di concorrenti molto specializzati con progetti precisi, fondi, direttori e staff competenti schiacciano le iniziative senza una rotta e una missione definiti.

Il ruolo delle Fondazioni a Milano

Fondazioni Prada, Hangar Bicocca, Fondazione IntesaSanPaolo, Fondazione Feltrinelli hanno ridisegnato la mappa della cultura a Milano. Il rapporto pubblico privato è completamente cambiato. Le finalità delle Fondazioni sono molteplici, ma tutte strettamente intrecciate con i gruppi editoriali, bancari, finanziari, dei beni di lusso che le hanno fondate. Dispongono di una strategia e di fondi cospicui molto più rilevanti di quelli del Comune di Milano. Soprattutto pretendono e controllano l’esecuzione dei progetti intrapresi. La Fabbrica del Vapore si misura con questa situazione imprevista.