Is the dance unaged? La danza non ha età?

la foto in bianco e nero mostra un uomo con il volto ricoperto di bianco che indossa una giacca bianca e lurex
Not Once. installazione artistica con film con Mikhail Baryshnikov regia film Jan Fabre, Phil Griffin

The “mature dance” is now a strong and impetuous current: the contemporary bodies, equipped with training and disciplines that preserve their elasticity and vigor, are long-lived and beautiful in their calm and expert strength. It was Jiri Kylián who took this path in 1991 with his Nederlands Dans Theater 3, for dancers full of passion and expressiveness. The evergreens “from 40 years to death” performed in choreography by “great friends”, from Maurice Béjart to William Forsythe to Mats Ek, Bob Wilson and Hans Van Manen.

Carolyn Carlson has shown everyone how her aquatic poetic suns – see Immersion – are not scratched by time.

Baryshnikov-Fabre

The Venice Biennale Danza, which Carlson directed from 1999 to 2002, is now under the guidance of forty-year-old Englishman Wayne McGregor, for his part very attentive to young people in their path towards professionalism.

In this year edition, on July 22nd there will be Mikhail Baryshnikov, covered with white lead, in Not Once, an installation-movie directed by Jan Fabre.

The theme is one’s own body, still to be discovered. Micha is 73 years old and his legendary lightness as a pure academic dancer, trained in St. Petersburg, over the decades has re-incorporated into contemporary creations, dance, and theater. He also has engaged in plastic-visual art together with the multifaceted Fabre, 62 years old, always in the eye of the storm, with his harsh, carnal, excessive, even sadistic approach in the texts, gestures, on himself and on the performers. He can be considered a sculptor, painter, videasta, playwright, author of extreme shows, even of 24 consecutive hours, in this case with young performers. The blood, the brain, the nude, the scream, the insects as statuary material, the stuffed animals and the skeletons (Swan Lake for the Royal Ballet of Flanders, 2002), the amphibious creatures of Hieronymus Bosch, the copying blue of the Bic pen are just some of its elements of choice. This installation-movie, for an unreleased Baryshnikov, directed by Fabre and Phil Griffin, arrives in the Lagoon in collaboration with the 17th International Architecture Exhibition.

Alessandra Ferri

After her debut at the Ravenna Festival, Alessandra Ferri will be in Torino Danza on September 13 and 14. She is one of Baryshnikov’s favorite dancers, who called her to the American Ballet Theater in 1985.

la foto a colori mostra la ballerina Alessandra Ferri sdraiata su un tappeto di scarpette da ballo rosa a forma di cerchio
Alessandra Ferri at Excelsior Studios, London on February 07 2021. Photo: Amber Hunt

Now he is 58 and is part of “L’heure exquise” by Samuel Beckett, a “Piece for Diva” that Béjart created on Carla Fracci in 1998. She does not hide, indeed enhance, her years on stage, her past life, proud to show herself in her current completeness as a tragedienne, a protagonist in all fields, in celebrating her 40-year career. It took a year, given the many canceled ballets, to collect all the necessary used shoes.

Roberto Bolle

And then Roberto Bolle, 46 years old, who for a ballet dancer is a milestone beyond the canonical retirement age, dances in his gala in July at the Circus Maximus, in Piazza Santissima Annunziata in Florence, and in August at the Arena di Verona. Moreover, he will perform also in California and France, before the October performances in Bologna.

This courageous summer he does not care about the reduced capacity of the spaces for the public. Dance first, in any case.


La danza non ha età?

La “danza matura” è ormai una corrente forte e impetuosa: i corpi contemporanei, attrezzati di training e discipline che ne preservano elasticità e vigore sono longevi e belli nella loro forza tranquilla ed esperta. Fu Jiri Kylián a imboccare nel 1991 questa via con il suo Nederlands Dans Theatre 3, per ballerini carichi di passione e di espressività, gli evergreens “dai 40 anni alla morte”, in coreografie di “grandi amici”, da Maurice Béjart a William Forsythe a Mats Ek, Bob Wilson e Hans Van Manen. Carolyn Carlson ha mostrato a tutti come i suoi soli acquaticamente poetic i- vedi Immersion non siano scalfiti dal tempo.

Baryshnikov-Fabre

Alla Biennale Danza di Venezia, che la Carlson ha diretto dal 1999 al 2002, ora sotto la guida dell’inglese quarantenne Wayne McGregor, da parte sua molto attento ai giovani nel loro percorso verso il professionismo, quest’anno il 22 luglio ci sarà Mikhail Baryshnikov, ricoperto di biacca, in Not Once, un’installazione con film per la regia di Jan Fabre.

Il tema è il proprio corpo, tutt’ora da scoprire. Micha ha 73 anni e la sua leggerezza leggendaria come ballerino accademico purissimo, formato a San Pietroburgo, nei decenni si è re-incoporata in creazioni contemporanee, di danza e di teatro, per approdare all’arte plastico-visuale insieme al multiforme Fabre, 62enne, sempre nell’occhio del ciclone, con il suo approccio duro, carnale, eccessivo, persino sadico nei testi, nei gesti, su se stesso e sui performer con cui lavora, nelle opere che firma come scultore, pittore, videasta, drammaturgo, autore di spettacoli estremi, anche di 24 ore consecutive, in questo caso con giovani interpreti. Il sangue, il cervello, il nudo, il grido, gli insetti come materiale statuario, gli animali impagliati e gli scheletri (Swan Lake per il Royal Ballet of Flanders, 2002), le creature anfibie di Hieronymus Bosch, il blu copiativo della penna Bic sono solo alcuni dei suoi elementi d’elezione.

Questo art installation film, per un Baryshnikov inedito, diretto da Fabre e Phil Griffin, arriva in Laguna in collaborazione con la 17ma Mostra Internazionale di Architettura.

Alessandra Ferri

Dopo il debutto a Ravenna Festival, sarà a Torino Danza il 13 e 14 settembre una delle ballerine favorite di Baryshnikov, che la chiamò all’American Ballet Theatre nel 1985. Alessandra Ferri, oggi 58enne, interprete di “L’heure exquise” da Samuel Beckett, un “pezzo per Diva” che Béjart creò su Carla Fracci nel 1998. Non nasconde, anzi valorizza, i suoi anni di scena, i suoi trascorsi di vita, fiera di mostrarsi nella sua attuale completezza di tragedienne, protagonista a tutto campo, nel celebrare i suoi 40 anni di carriera. Ci è voluto un anno, dati i tanti balletti cancellati, per raccogliere tutte le scarpette usate necessarie.

Roberto Bolle

E poi Roberto Bolle, a 46 anni, che per un ballerino classico sono un traguardo oltre l’età canonica di pensione, danza nei suoi gala di luglio al Circo Massimo, in Piazza Santissima Annunziata a Firenze, e di agosto all’Arena di Verona, ma anche in California e in Francia, prima delle recite di ottobre a Bologna. Non gli importa della ridotta capienza degli spazi per il pubblico di questa estate coraggiosa. La danza prima di tutto, in ogni caso.

la foto a colori mostra il ballerino Roberto Bolle che esegue una spaccata in aria all'aperto in un teatro vuoto di giorno
Roberto Bolle