Radiographics

Opera installazione dell'artista Feuei Tola. Su un fondo per un terzo di colore rosso e due terzi giallo chiaro, è costruito un corpo umano attraverso radiografie dello scheletro.
Feuei Tola, Salvador, radiografica, cm. 172 x 192. Opera-installazione del 2020, facente parte del ciclo “Radiografica”, in cui, assieme alla tavolozza, l’artista ingloba brani di radiografie mediche.

Biografia

Tra gli artisti più impegnati nella scena interculturale di oggi, il laboratorio ricorrente di Feuei Tola consiste nella pittura, scultura e nell’installazione, talvolta con l’interferenza di altre discipline, non ultima la letteratura, particolarmente quella spagnola. Dopo il Diploma in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Palermo, si trasferisce per degli anni a Barcellona dove segue il Master in “Creación artistica” e anche il Dottorato “La Realidad asediada, los posicionamientos creativos”. Varie mostre e attività, prima, a Palermo (ha collaborato, ad esempio, col pittore e incisore russo Nikolay Komarov alla realizzazione di 150 Litografie per il Dizionario Ecologico Multimediale). Tra Barcellona, Girona, Figuera, Calonge, e Amer (qui è allestito in permanenza il suo ciclo di dipinti intitolato “Mirada”), esporrà cicli di dipinti e di sculture, e anche installazioni e incisioni, in collettive a personali, tra il 1997 e il 2011. In particolare, nel 2010, personale a Barcellona (emblematico sarà il titolo “El saco como proyección del Yo”) e partecipazione ad una iniziativa articolata tra la Sala Exposiciones della Universidad de Bellas Artes e il Centro Civic San Narcis dove viene organizzata la “Jornada de escultura sonora”, mentre nell’università viene allestita una collettiva di scultura sonora nella quale Tola presenta “En la cama con Jodorowsky”: un letto in verticale con al suo interno un neon e la voce sommessa dell’artista (registrata): un lavoro ispirato al romanzo “Cuando Teresa se enfadó con Diós” dello scrittore e regista cileno-francese.

A Milano (vi si trasferisce nel 2011) il suo lavoro insiste nelle performance: “Da Gerusalemme a Gerico”, al Centro Parco Segrate; “Getsemany”, nella Sala Boxeo Opi 2000; “Golgotà”, Sala Boxeo Opi 2000.

Dal 2012 al 2017 partecipa a “Lithium – R3Born”, nella Sala Piazza della Pretura, a Pontedera, e realizza la personale “Colei che sta nell’Essere”, nella Sala I Maggi, a Buti (Pisa); disegna la copertina per il libro, “Formas de la primera persona” dello scrittore Francisco Martinez Dominguez (nel 1999 aveva realizzato la copertina del libro “Calonge país esoteric del Baix Emporda” dello scrittore Martí Basart).

Tra 2018 e 2019, realizza a Milano “Arte sul ring”, due personali, una di fotografia, scultura e pittura, presso la sala ASD di Stefania Bianchini e l’altra (“Donne sul Ring”), al Teatro Principe, e alla galleria MAMO; inoltre partecipa a due collettive, al CAAM Gabelle, con l’opera “La Sfida”, e alla Fabbrica del Vapore, con “Food Garage 66”.