Vitaldix-Conte e il Trans Futurismo

L'immagine è un fotogramma della performance dell'artista Vitldix compiuta a Nettuno nel 2009, consistente nel gettarsi in paracadute con una rosa in bocca. Vitaldix è imbragato e accompagnato da un cordinaore mentre sotto si delinea il litorale del lazio, costellato di campi e paesini con il mare ed il cielo visibili all'orizzonte

La narrazione fantastica, che è soprattutto immaginale, attraversa talvolta poetiche letterarie e artistiche, come il Futurismo.

Vitaldo Conte scrive: «La Creazione Fantastica può entrare all’improvviso nella nostra esistenza. Come è accaduto a me nel 2009, in prossimità del centenario del Futurismo. Percepivo che qualcosa di sopito, giovane e avventuroso, voleva fuoriuscire: da me, dalle apparenze e dai ruoli sociali. A ciò dovevo solo permettere di vivere, lasciandomi guidare dal fluire delle pulsioni. (…) Un giorno uscì imprevedibilmente Vitaldix»[1]. Questo diviene suo avatar performativo di arte-narrazione fantastica.

La genesi di Vitaldix

La nascita di Vitaldix è espressa impersonalmente da Vitaldo Conte nel racconto V – Solstizio d’Estate (2009), pubblicato in un numero della rivista ‘IF’ (2017), dedicato al Futurismo[2]: Vitaldix «incarnava una figurazione fantastico-virtuale, che pur creata da lui, poteva vivere di vita autonoma. Fra le sue connotazioni c’era la ricerca di poetiche sfide, fino al pensiero del folle volo verso l’azzurro del cielo.

Quello d’Icaro poteva esprimerlo in maniera eloquente: verso l’alto con la fragilità delle sue ali di cera. V comprese, poi, che Vitaldix era una identità plurale variabile, fluttuante fra un arcangelo nero dalla provenienza imprecisata e un poetico, anacronistico super-eroe, ammiratore dei poeti d’azione come quelli del Futurismo. Ma avvertiva anche che era un mistico cultore dell’estremo desiderio».

La narrazione come performance

La storia di Vitaldix è sintetizzata in una scheda di Italian Performance Art (2015)[3]: «Da Vitaldo Conte (romano), scrittore artista e performer, nasce (nel solstizio d’estate 2009) il suo avatar Vitaldix, per una esigenza di sconfinamento della teoria nell’arte-azione. Questa – pulsione idea performativa – ha il suo primo evento a Nettuno: con un volo/poema nel cielo per celebrare il centenario del Futurismo.

L’impresa di esordio consiste nel portare a terra, intatta, una rosa rossa in bocca (omaggio alla Lussuria di Valentine de Saint-Point). I video-eventi di Vitaldix su YouTube esplicitano alcuni percorsi, facendo diventare questa immagine virtuale, anche se transitante nella realtà. La sua presenza è per vocazione plurale, sensibile all’evasione pericolosa, attraverso la spinta del desiderio. Nella sua identità di “corpo narrante” concorrono le T Rose – L Baldieri, T Pertoso, ecc.–, compagne di avventure di arte-vita nei suoi risvolti visivi e sonori».

L’estetologo Giuseppe Siano analizza questa fantastica narrazione (2010)[4]: «Vitaldix è un intrepido super-eroe alla ricerca di nuovi territori da “assoggettare” al mondo dell’arte. (…) è presenza di un “corpo narrazione” mutevole. Vitaldix può essere interpretato come un cibernauta del racconto, che ogni volta si costruisce attraverso la spinta di un’energia, o desiderio d’amore. I suoi alter ego – le T Rose – sono femminili (…) autrici che concorrono a costruire il percorso di topologia narrativa. Il desiderio erotico di Vitaldix è innanzitutto letterario: è racconto».

La curva di Valentine de Saint-Point

Vitaldix & Fumetto è il titolo dell’intervento di Vitaldo Conte in una giornata di studio su Andrea Pazienza e il Fumetto (2010), svoltasi a Catania[5]. Nel discorso “entra” la figura di Valentine de Saint-Point, in quanto ispiratrice del volo/poema di nascita di Vitaldix. Conte, mentre parla di lei, ha una specie di allucinazione visionaria. Il corpo di questa avventurosa autrice “si disegna” nella sua mente in una storia di fumetto, che la fa assomigliare alla Valentina nata dalla mano grafica di Guido Crepax. Le due creature Valentine/Valentina si fondono nella sua immaginazione in un unico seducente corpo di donna multipla. Che dialoga con Vitaldix, fino a successive trasmutazioni cibernetiche. Questo viaggio è presente nel racconto di Vitaldo Gli sguardi di Valentine de Saint-Point, pubblicato su ‘Fyinpaper’ (24/06/2020).

Una dedica alla rosa

L'immagine è un collage di immagini e citazioni riguardanti l'opera di Vitaldix.

Alla rosa di Vitaldix il critico d’arte Carmelo Strano dedica un testo poetico sul catalogo della mostra Rosa Lussuria (Lecce 2010), dedicata a Valentine de Saint-Point. Le opere di Vitaldix & T Rose vogliono esprimere pulsioni di sconfinamento del Body Writer come scrittura-arte del desiderio. Il profumo desiderante di questa rosa, che ha la memoria di quella danzante nella bocca di Vitaldix nel suo volo-poema,

«si propaga negli anfratti più desiderati (…) rosa / ti invoco Valentine vocativa-evocativa leggera sollevata-levata dall’accento breve come petalo al vento: non dar retta a Filippo Tommaso, sciogli ora il lusso del tuo rapace sentire tanguero in quel tuo nuovo spazio senza confine là dove il sì suona delle tue muslim sinestesie / rosa / con voluttà volere dell’anima-corpo-writer (…)».

Strano aveva redatto con Conte un manifesto sulla pulsione nel 2009.

L’analisi critica

Il desiderio è dunque la molla della creazione pulsionale di Vitaldix. Il transfuturista Roby Guerra domanda in un’intervista a Conte: «Vitaldix, chi non… è?» La risposta è: «Vitaldix non è chi non riesce a concepire sé stesso come un multiplo di desiderio…» (2012).

Il critico d’arte Lidia Reghini di Pontremoli, nel suo libro Cannibali di Immagini (2015)[6], annota su Vitaldix: «Se Luther Blissett e Wu Ming alla metà degli anni ‘90 si configuravano come identità multiple guidate da un pensiero collettivo, oggi l’io mutante di Vitaldix T Rose aleggia tra noi sul Web, in azioni performative, convegni, ebooks, pratiche e linguaggi multimediali che fanno di lui un qualcosa a sé stante nel campo della cultura. Azioni performative eclatanti, performance percepibili solo attraverso l’olfatto (come nel caso dell’arte invisibile e vaporizzata a Orte, 2013) affermano – in nomine domine – vitalisticamente la natura d’uno spirito sovversivo (…). Vitaldix ama la notte e si ciba delle tenebre, sprofonda nel clamore del bianco per assaporare l’ultimo infinito lembo di buio. Fino all’aurora che verrà».

Gli sviluppi più recenti

Il corpo di Vitaldix e la tecnologia si congiungono nell’evento sulle Letture dell’Angelo, a Rocca Massima (LT) nel 2015, attraversando il filo di una fune aerea, la più lunga del mondo. Il nuovo volo di arte-poesia è espresso ancora nel giorno del solstizio d’estate. Vitaldix lo dedica agli angeli di Rilke e al Centauro auspicato da Marinetti.

Nel 2017, a Taormina, nell’ambito de Il Futuro Sopravvenuto, una significativa mostra sul Futurismo[7], si svolge un evento sulla narrazione performativa trans-futurista, attraverso la creazione di avatar fantastico-virtuali. Sono presentati: gli sconfinamenti di Vitaldix e l’incontro con 7tn4CC, entità “fuoriuscita” dal pensiero poli-artista di Antonio Saccoccio con altri nella Retealtà Net.Futurista.

 

Oggi la narrazione fantastica costituisce uno degli elementi più innovativi delle poetiche del TransFuturismo. Il suo movimento continua a vivere nell’immagine-azione dei Primitivi del Futuro che vogliono riaffermare la loro “sfida alle stelle!”. Questo Fantastico Dionisiaco può divenire un’azionevirus di desiderio e di libertà espressiva. Da Vitaldix, disperso ovunque e nell’invisibile, “fuoriesce”, negli ultimi tempi, Vx: firma-desiderio di writer multiplo, fedele della Rosa Rossa (fiore-alchimia-divinità). Questo vive su muri, portoni, panchine, come su corpi amati. Vuole creare Virus Desiderio attraverso “voli” di poesia, espressi con pensieri-parole-immagini...

NOTE:

[1] V. Conte, Fantastico Trans-Futurismo. Immaginari Altri, in (con D. Frau) I Misteri di Dioniso,  Solfanelli, Chieti 2019.

[2] V. Conte, V – Solstizio d’Estate, racconto, in AA.VV., Futurismo (a cura di A. Scarsella), IF n. 21, Odoya, Bologna 2017.

[3] Scheda biografica, in AA.VV., Italian Performance Art (a cura di G. Fontana, N. Frangione, R. Rossini), Sagep Ed., Genova 2015.

[4] G. Siano, Vitaldix & T Rose: frammenti tra i frammenti, in V. Conte & Altri, Body Writer: pulsione di sconfinamento, Gepas, Avola 2010.

[5] V. Conte, Vitaldix & Fumetto: tra Arte e NarrAzione, intervento alla giornata di studio su Andrea Pazienza tra fumetto e poesia, Palazzo della Cultura, Catania 26 giugno 2010.

[6] L. Reghini di Pontremoli, Cannibali di Immagini, UniversItalia, Roma 2015.

[7] Festa Bianca in Body Writer, evento, in Avatar Narrazione: Il Futuro Sopravvenuto (mostra sul Futurismo a cura di G. Carpi e G. Stagnitta), ex Chiesa del Carmine, Taormina 9 aprile 2017. Catalogo (Lantana, Roma) con testo di V. Conte, Futurismo: Passaggi e Pulsione.