The magical and the irrational – Il magico e l’irrazionale

il magico e l'irrazionale nel tessuto sociale
Pixabay License

“The irrational has infiltrated into society”. This is the photograph that the 55th Censis Report worked out on Italy’s social situation. As we can read in that document, Flat-earth-mindedness, denial and conspiracy stand for an “escape into a magical thinking”.

But had the magical and irrational thinking disappeared?

Rational Vs irrational

If rational is what suits to reason – I mean that what is logical and which is based on scientific assumptions – then irrational is what is illogical and far away from reason. The opposition between the two concepts has always existed, and over time it has embodied dichotomies such as Apollonian / Dionysian which are synonyms of rationalistic / harmonic spirit, and also of creative / dark spirit. Even the Yin / yang dichotomy, a symbolic pair of Chinese philosophy and culture, embodies this dualism.

Faith in reason and the arrival of the pandemic

Since the time of Enlightenment, we have been believing in progress firmly. That of the “magnificent and progressive fate”, to quote Giacomo Leopardi. We dare to explain everything with the rationality of science, which has turned into a real religion. For this reason, we identify – more or less unconsciously – what is irrational with what is primitive. “The sleep of reason generates monsters” was the title of a painting by Francisco Goya, at the end of the Eighteenth century.

The current pandemic made us face such harsh reality, In a disruptive way: science is not the universal panacea and it has no answers for everything. Trust in reason and scientific progress has cracked. Hence, the “escape into the magical thought”.

The massive use of magical thinking

Magical thinking is not based on scientific subjects. The massive use of magical thinking leads to the denial of the complexity of reality. It becomes a tool to put aside uncertainty with as far as is unknown is concerned or to put aside frustration as far as the betrayal of one’s expectations and desires is concerned.

In this sense, the lat-earth-mindedness as well as conspiracy and negationism are all sides of the same coin: the rejection of scientific achievements and the search for an alternative explanation of reality.

Magical thinking is vital

It goes without saying that magical and irrational thinking should not be exclusively identified with these phenomena. It is worth remembering that magical thinking is vital in childhood, as it allows children to transform and live in a reality that would otherwise be incomprehensible to them. Without it, games and fairy tales would not exist. Yet, we should also keep in mind that magical / irrational thinking also permeates the psychology of the adults as well as our behaviors, our aspirations, our interpersonal relationships. And also our purchasing decisions. Many human activities, many aspects of our evolution contain the germ of irrationality. The arts, for example, or religions.

Magical thinking is intrinsic to man

From this point of view, magical and irrational thinking responds to man’s thirst for meaning. It is an intrinsic component of the human being, likely the rational does.

Then, the irrational did not increase. It has always existed and always will exist in society. And maybe each time for different reasons.


“L’irrazionale ha infiltrato il tessuto sociale”. Questa è la fotografia che ci restituisce il 55° Rapporto Censis sulla situazione sociale dell’Italia. Terrapiattismo, negazionismo e complottismo, leggiamo nel Rapporto, sono prova evidente di una “fuga nel pensiero magico”. 

Ma il pensiero magico e irrazionale era forse scomparso? 

Razionale Vs irrazionale

Se razionale è ciò che è conforme alla ragione, ossia ciò che è logico e che si basa su assunti scientifici, irrazionale è ciò che è illogico e si discosta dalla ragione. L’opposizione tra i due concetti è sempre esistita, e nel corso del tempo si è incarnata in dicotomie come apollineo/dionisiaco, sinonimi rispettivamente di spirito razionalistico/armonico e spirito creativo/oscuro. La stessa dicotomia Yin/yang, coppia simbolica della filosofia e della cultura cinese, incarna questo dualismo. 

La fede nella ragione e l’arrivo della pandemia

Ormai dall’epoca dell’Illuminismo, crediamo fermamente nel progresso. Quello delle “magnifiche sorti e progressive” citato da Leopardi. Pretendiamo di spiegare tutto con la razionalità della scienza, che si è trasformata in una vera e propria religione. Per questo, più o meno inconsciamente, identifichiamo ciò che è irrazionale con ciò che è primitivo. “Il sonno della ragione genera mostri”, si intitolava un’opera del pittore Goya già alla fine del ‘700.

In modo dirompente, l’insorgere della pandemia ci ha messo di fronte a una cruda realtà: la scienza non è la panacea universale e non ha risposte per tutto. La fiducia nella ragione e nel progresso scientifico si è incrinata. Di qui, la “fuga nel pensiero magico”.

Il ricorso massiccio al pensiero magico

Il pensiero magico non si fonda su argomentazioni scientifiche. Un ricorso massiccio al pensiero magico porta a negare la complessità della realtà. Diventa uno strumento per mettere da parte l’incertezza rispetto a quanto non si conosce o la frustrazione rispetto al tradimento delle proprie aspettative e dei propri desideri.

In questo senso, terrapiattismo, complottismo, negazionismo sono tutte facce della stessa medaglia: il rifiuto delle conquiste scientifiche e la ricerca di una spiegazione alternativa della realtà.

Il pensiero magico è vitale

Va da sé che il pensiero magico e irrazionale non va identificato (esclusivamente) con queste manifestazioni. Vale la pena ricordare che il pensiero magico è vitale nell’infanzia. Permette al bambino di trasformare e vivere in una realtà che altrimenti sarebbe incomprensibile per lui. Senza di esso non esisterebbero il gioco e le fiabe.

Eppure, è opportuno tenere presente che  il pensiero magico/irrazionale permea anche la psicologia di noi adulti. Il nostro comportamento, le nostre aspirazioni, i nostri rapporti interpersonali. E anche le nostre decisioni di acquisto. Tante attività umane, tante manifestazioni della nostra evoluzione contengono il germe dell’irrazionalità. Le arti, ad esempio, o le religioni. 

Il pensiero magico è intrinseco all’uomo

Da questo punto di vista, il pensiero magico e irrazionale risponde alla sete di senso dell’uomo. È una componente intrinseca dell’essere umano, al pari della componente razionale.

Allora, l’irrazionale non è cresciuto. É sempre esistito e sempre esisterà nel tessuto sociale. E magari ogni volta con  motivazioni diverse. 

 

Link al Rapporto Censis: https://www.censis.it/rapporto-annuale