Linea 4, il primo tratto
Solo 15 minuti dall’aeroporto di Linate, 90 milioni di passeggeri l’anno e un treno ogni 2 minuti nelle ore di punta. Migliorerà molto anche l’accessibilità di Segrate Novegro e San Felice e di tutta l’area Est di Milano.
Questo primo tratto della Linea 4 – il resto aprirà a fine 2024 se non 2025 – è quello senz’altro più interessante dal punto di vista delle entrate. Se fosse solo per questo, probabilmente il sindaco Sala non dovrebbe preoccuparsi. Ma poiché la Linea 4 è in comproprietà con gli esecutori materiali dell’opera, il Comune di Milano dovrà pagare un canone di concessione, che da 42 milioni nel 2023 salirà a circa 100 milioni nel 2025.Come più volte ha ripetuto Beppe Sala, il servizio offerto dal nuovo tratto è, però, utile a tutta l’area metropolitana. E per tale motivo il sindaco trova ingiusto che il canone di concessione sia a carico del solo Comune di Milano.
I dubbi
Sulla Linea 4 le controversie sono state molte. Non si sono limitate al percorso, ma hanno riguardato anche l’assenza di una connessione con la Linea 3, la gialla. Ad aggiungersi anche le dure polemiche sull’aumento del costo dell’opera, causato dal percorso da San Babila fino alla parte lungo gli antichi Navigli. Con gli stessi fondi si sarebbero potute costruire una decina di linee tramviarie, sicuramente più utili per l’area metropolitana di Milano. Secondo alcune indiscrezioni sembra si sia in procinto di un riassetto azionario, con la fuoriuscita dei gruppi privati di azionisti.
Poco gradito il taglio dell’autobus 73 che collegava Linate con il centro. Il consigliere Carlo Monguzzi ha sottolineato, con qualche ragione, che il tram 27 – che sostituisce all’interno della città il bus 73 soppresso – è di vecchio tipo e obbliga le mamme con carrozzine a scalate impegnative.
Le certezze
Entusiasta per l’apertura della Linea 4 la Confcommercio, con il presidente Carlo Sangalli in testa. Silenziosi invece gli industriali i quali, delusi dal mancato raddoppio dello scalo merci dell’aeroporto di Malpensa, non hanno speso una parola per l’apertura della nuova metropolitana.
I dati più recenti dicono che la produzione industriale è in calo e delusioni sono in arrivo. Per Sangalli la Linea 4 è fondamentale per convogliare i flussi turistici verso il centro della città, dove si trovano le attività di buona parte degli aderenti storici della Confcommercio. Sfortunatamente per le piccole attività al dettaglio, la Linea 4 della metropolitana si affaccia anche su uno schieramento nutrito di centri commerciali e della grande distribuzione.
La mobilità
Gli industriali italiani – soprattutto i manifatturieri – sottolineano che il turismo si può rivelare un commensale che incentiva l’inflazione, a causa della pressione sui prezzi. Ma la Linea 4 è anche quella che dovrebbe offrire una migliore mobilità ai quartieri di case popolari, come il Giambellino e verso Buccinasco. Raggiante e senza dubbi l’ex sindaco Gabriele Albertini che la Linea 4 l’ha concepita nel 2005 e non l’ha mai ripudiata, nonostante l’aumento dei costi e i ritardi accumulati durante la realizzazione.