La coda del diavolo (2) – The devil’s tail

la foto a colori mostra fiori colorati con rami
Fausta Squatriti, Naturalia, Cosmogonia, 2018, grafite, matita, pastelli su carta cotone Fabriano, pigmenti su legno, cm. 147 × 150 × 18,5

Un primo gruppo di poesie del Poemetto La Coda del Diavolo è stato pubblicato su fyinpaper il 14 aprile 2021, con introduzione di Carmelo Strano che ha tradotto in inglese, in quell’occasione, la poesia “Ma come rendere” e, qui, “Inaspettato ospite”.

 

A first group of poems composing the Poemetto La Coda del Diavolo was published in fyinpaper on April 14, 2021. It bore an introduction by Carmelo Strano as well as his translation into English  of the poem “But how to make”. Here  he translated “Unexpected guest”.

 

 

Inaspettato ospite

bussa all’uscio:

fame

fuor di misura.

E come è successo?

Piccolo globo vorrebbe

assecondare

del monito l’avanzo.

Di nera pozza non sa.

Usuraio

respinge delle anime belle

la mano.

Dell’Animale il regno

si gonfia

con ortodosse invocazioni,

parola fuori stile

invoca

tempo breve per ascoltare

sul verde crinale

senza  paura

nello stretto anfratto

vuole entrare.

 

The unexpected guest

bangs on the door:

hunger

immeasurable hunger.

And how did it crop up?

The small globe

would take up

the warning’s leftover.

It is not aware of the black puddle.

Usurer

it rejects the beautiful souls’

hand.

The Animal’s kingdom

zooms

with orthodox pleading demands,

an out-of-fashion word

invokes just

a short time to stand listening

on the green ridge

fearless

in the narrow cavity

it tries to enter.

 

 

 

 

 

Amara indecifrata traccia

innalza distanza

della sanzione

il dislivello misura.

Meno di poco

il dono.

Carnet di profezie

accoglie muffa e  bellezza

mentre  animuccia  pavida

sulla pagina fitta

di falsi teoremi,

si esalta.

Gli attori

strappano i costumi

scambiano i ruoli

del copione non sanno.

L’uscita di scena ripaga

ancestrale debito.

 

 

 

 

Speranza e Ragione

nel sangue

mischiato di sommari processi:

ripensare qualificare

rinfrescare

l’inganno.

Per il bene di tutti.

Promettono buon uso

del poco che resta.

Come non farlo?

A Maestri che nulla sanno

ossequiare

favori rimborsi anticipi:

salvare il salvabile,

precisare la meta

vagare allestire

considerare

assennati amplessi.

Sopravvive

stonata cantilena.

Povere vite sconfitte,

memento e compianto.

Nell’irata assemblea

la revisione del progetto

sarà dimenticata.

Dopo l’assoluzione

accadono

alcuni incidenti.

Come non farlo?

Piccolo globo mai sazio

ascolta cattivi consigli, insegue

quel poco che resta

ossequia  favori e scambi.

Tanto per fare un esempio.

 

 

 

 

 

Cibo della mente

smaltito

come tossico  rifiuto.

Bagagli scorie

traffici

speranza svuotata

d’ ogni plausibile scusa

preghiera

volta pagina in fretta.

Memento mori

invecchia male,

Impacchi

cataplasmi

nuova versione dei fatti

nel sommario  processo.

Muri alti quanto basta.

 

 

 

 

 

Enclave celeste

sbandiera dell’inno la voce

incaglia ipnosi di giudizio

nelle altrui provviste

fruga

ruba elemosina

tra efflorescenza lasciva

e sboccata dolcezza.

Nell’ avara mensa

tra vita e morte

il jolly si prende tutto,

nell’acqua putrida

Futuro galleggia

schiva storpie mansioni

confonde passi

tra riva e riva

stupra

ogni ragionevole

proposta

ascolta sintomi

seleziona  indizi

calpesta aiuole un attimo prima

accudite

promette nuova semina

i bellissimi fiori

la gioia breve.

Ingordigia dilapida

bene primordiale.

E come fare?Nella notte fonda

la strada di casa

non si trova.

 

 

 

 

 

Indicibile nome

bestemmia il suo dubbio,

del mandante non sa.

Rimane Menzogna:

offre rifugio dentro al pozzo

nell’acqua orbata di riflesso.

Di Pietà il seme

germoglia ogni tanto

e tutto ferito

piccolo globo

rimargina  male

nell’indifferenza.

Confine spostato confonde

beati in fretta e furia

conclamati,

neppure loro sanno

di Salvezza derisa,

mentre del Diavolo il trillo

intona il Magnificat.

Equità respira piano,

Speranza svaligia

ogni spendibile attributo,

scodella consigli

opinioni pronostici,

accumula impotenza,

Maltempo soffia

nell’alto dei cieli.

Caronte

per pochi spiccioli fa la spola.

 

 

 

 

 

Beati in fretta e furia conclamati

neppure loro sanno.

Ignorata derisa

tra scarti di cucina

Carità malaticcia zampetta

su terra indurita

fa di conto:

nell’ ingorda

civiltà del pieno

si sazia di placebo.

E come dormire sonni tranquilli?

Malasorte

si prende tutto

nell’acqua scura galleggia fame.

Ridere.

 

 

 

 

 

Insolita equità

onora della polvere la costanza:

a volto scoperto

sull’altopiano secco d’erba

sola non vuole restare,

spalma

note a margine

su ferite incurabili

spalanca  rabbia.

Neppure facendo molta attenzione

Potrebbe implorare

Assenza

di mettersi al passo.

Pace d’anemica astinenza ricusa

gesto  simmetrico

d’ordine rovescio.

 

 

 

 

 

Urlo senza eco,

paziente  rendiconto

nel giorno alla Memoria dedicato.

Infuocato nucleo

dilapida

dei  passi rovesci

il respiro,

peso fuor di misura

giorno e notte

del secolo breve

si porta in collo il lordo paniere,

dislivello sia pure

di pochi millimetri

protegge dei sazi

l’ingorda fatica.

Meno di poco

sull’amaro palato

è il dono sperato

e nel calepino

false notizie asciugano

sulla pagina fitta

d’incompresi  teoremi.

 

 

 

 

Musica mai udita prima

intercede  per

belle  speranze

in disgrazia cadute:

canone

da  tempo in disuso.

Fiato corto arriva alla fine

annoda l’amplesso

circonda

cattivi pensieri più volte contati

al costo dello zero.

Ci vuole peso

per impiccare l’innocenza,

corda di violino offesa.

Neppure un grido

santifica del coro

residua  liturgia.

 

 

 

 

 

Furbizia contende a  malizia

dell’inganno il piacere,

con la divisa rubata

in riga aspetta il rancio.

Lucignolo di fede

in sfilacciate vesti

non sa dove andare,

al capezzale di Equivoco

ha fretta, nella penombra  scalpita

a scatafascio

stimola il precetto:

siano i dolenti

a comprimere

del Verbo la sintassi.

Nella breve stagione

alchimia  di corto raggio

cesella l’ultimo intaglio.

 

 

 

 

 

Insolita equità

a volto scoperto

sull’ altopiano secco d’erba

irata spalma

note a margine

su ferite incurabili,

spalanca  rabbia.

Neppure con molta attenzione

si potrebbe

implorare  Assenza

di mettersi al passo.

Trattato di pace

dileggia

gesto simmetrico

d’ordine rovescio.

E come ribaltare

conclamato  rigore

senza  infrangere il patto?

Oracolo

di fornire ipotesi

è stanco

sillaba   veggenza senza stella

inganna  dell’ora la conta.

Non potrebbe

concludersi  meglio

malore   di fantasma

in vena d’apparire.

Osanna.

 

 

 

 

 

Cattivi pensieri

nel canone in disuso

sguazzano,

dei prescelti non si curano

mentre angustia della mente

per gioco soffoca

fuori dal coro.

Alla malora

belle speranze

diluite in residua liturgia.

Epitaffio d’incerta scrittura

accetta la sfida:

salvare il salvabile

mentre

nuova versione dei fatti

scioglie Armonia

da pregressi impegni di famiglia.

Confida che sia

tutto finito

cerca a mano lesta

scivolosa  riva.

 

 

 

 

 

Girotondo scambia

per progetto

del globo l’ispezione,

senza mappa,

oltre la collina vuole andare

oltre il muro

comincia  dall’alto

precipita   gira,

di sterili avvisaglie in cerca,

al capezzale lo spento lume

esige e rivende

sbrigativa soluzione.

Bagagli traffici latitanza

Speranza

derubata d’ ogni spendibile

attributo.

In fondo  al dubbio

umido fiato

conquista la tana e

Malinteso

inietta il virus,

induce Caos alla mattanza.

Ordine ridotto

in viscere altrui sguscia

maldestro,

di Sapienza ignora

la provvista.

Ozio sfinisce Malinconia.

 

Fausta Squatriti (Milano, 1941) è artista visiva, poeta, narratrice, saggista. Tra i musei che collezionano la sua opera si ricordano: Moderna Museet, Stockholm, Centre Pompidou, Paris, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Intesa Sanpaolo, Milano, Museo del ‘900, Milano, Mmoma, Mosca. Numerose le sue personali in Italia e all’estero. Nel 2017, a Milano, espone presso Triennale, Gallerie d’Italia, Nuova Galleria Morone. Sempre a Milano, nel 2018 è alla Galleria Bianconi. Nel 2019 a New York, presso Albertz Benda.

Ha pubblicato le sue poesie con Vanni Scheiwiller per le cui edizioni, con Gaetano Delli Santi, ha diretto la rivista “Kiliagono”. Altri suoi editori sono Manni, La Vita Felice, Book, Testuale, New Press, Punto a capo. Numerosi i suoi saggi apparsi su Alfabeta, Testuale, Concertino, Il Verri, Meta, Parol, e altre riviste d’arte e letteratura. Nel 2015 l’Harmattan, Paris, pubblica un’antologia di sue poesie tradotte in francese da Bianca Altomare con Alberto Lombardo. Nel 2018 un’altra antologia è pubblicata in inglese da Gradiva Publications, New York, nella traduzione di Anthony Robbins.
Hanno scritto della sua poesia e prosa Giulio Carlo Argan, Luigi Cannillo, Pietro Cataldi, .Annamaria De Pietro, Mariella De Santis, Gaetano Delli Santi, Giò Ferri, Milli Graffi, Francesco Muzzioli,  Antonio Porta, Anthony Robbins, Carmelo Strano.

Fausta Squatriti (Milan, 1941) is a visual artist, poet, novelist, essayist. Among the museums that collect his work are: Moderna Museet, Stockholm, Center Pompidou, Paris, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Intesa San Paolo, Milan, Museo del ‘900, Milan, Mmoma, Moscow. Numerous personal exhibitions in Italy and abroad. In 2017, in Milan, she exhibited at the Triennale, Gallerie d’Italia, Nuova Galleria Morone. In 2018 she exhibited in Milan at the Bianconi Gallery. In 2019 another show in New York, at Albertz Benda.

She published her poems with Vanni Scheiwiller for whose editions she directed, with Gaetano Delli Santi, “Kiliagono”magazine. Other publishers for her books are Manni, La vita Felice, Book, Textuale, New Press, Punto a capo. Many of her essays have appeared in Alfabeta, Textuale, Concertino, Il Verri, Meta, Parol, and in other art and literature reviews. In 2015 Harmattan, Paris, published an anthology of her poems which have been translated into French by Bianca Altomare and Alberto Lombardo. In 2018 another anthology was published in English by Gradiva Publications, New York (translation by Anthony Robbins).

Among the contributions to her poetry and prose, those by Giulio Carlo Argan, Luigi Cannillo, Pietro Cataldi, .Annamaria De Pietro, Mariella De Santis, Gaetano Delli Santi, Giò Ferri, Milli Graffi, Francesco Muzzioli,  Antonio Porta, Anthony Robbins, Carmelo Strano.