La danza al tempo della pandemia: alternative digitali
Creare la danza in tempo di pandemia è un’impresa coraggiosa, di grande inventiva, mentre ferve il dibattito tra i sostenitori del teatro esclusivamente in presenza e gli esploratori delle nuove, ampie, inedite, veloci, possibilità dell’online.
Tra i modi e gli spazi di creazione pre-virus le Residenze creative presso i centri coreografici nazionali e i centri regionali in rete tra loro erano (e torneranno a essere) opportunità di rilievo per condividere il processo di “fabbricazione” della danza.
Che fare, però, quando diventa difficile viaggiare, incontrarsi, offrire il proprio lavoro al pubblico dal vivo? Tra le soluzioni, spiccano le “residenze digitali”, che vanno oltre l’offerta di spettacolo in streaming, gratuitamente o con e-ticket (Nederlands Dans Theater e Scapino Ballet dall’Olanda, Royal Ballet inglese, Batsheva Dance Company israeliana, ad esempio) e coinvolgere i fruitori nel disegnare la coreografia.
Genoma Scenico
Tra le proposte di interattività “muovendo i danzatori da casa” spicca Genoma Scenico del trentenne e talentuoso Nicola Galli, frutto appunto di una produzione supportata da TIR Danza, dal Museo delle Scienze di Trento e dal Festival Oriente Occidente di Rovereto.
Tecnologia e scienza si incontrano qui nell’arte del corpo. Chi “gioca” a creare danza dalla sua tastiera, con un biglietto simbolico di 3 €, ha a disposizione 4 performer, 33 tessere-elementi, per dare vita a più di 70.000 combinazioni.
Come ogni essere umano possiede un codice genetico proprio, allo stesso modo il pubblico è invitato a determinare l’unicità originale della performance che si genera, ogni volta differente, attraverso un dispositivo ludico ispirato liberamente appunto alla ricerca genomica.
Performance personalizzabili
Le 33 tessere disposte su un tavolo da gioco virtuale rappresentano una varietà di parametri da usare per ideare una danza. Ogni partecipante-creatore da remoto può selezionare numero di performer, spazio, tempo, traiettoria, luci, che saranno messi in opera in una esecuzione dal vivo a cura del quartetto di ballerini a disposizione, seguendo le istruzioni ricevute da ognuno dei giocatori-coreografi.
Da Rudolf Laban a tanti teorici della danza moderna nel Novecento proprio i parametri di Nicola Galli hanno fatto storia. Il gioco artistico termina con una sfida dei performer al pubblico. Si dovrà indovinare con quali parametri, stavolta scelti dai danzatori e non rivelati, si sviluppa una sequenza da decodificare riconoscendo gli elementi del genoma peculiari del pezzo proposto.