Le misure della Oms per il virus Corona

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Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha aperto nei giorni scorsi a Ginevra il forum sul coronavirus dicendo che si tratta di una «grave minaccia per il resto del mondo, oltre che un’emergenza per la Cina». La platea a cui il presidente si è rivolto era formata da 400 esperti arrivati da tutto il mondo per pianificare in totale accordo le misure da adottare per frenare l’epidemia. Su alcune questioni Ghebreyesus è stato chiaro: la posta in gioco è troppo alta perché ancora una volta il profitto economico possa influire sulla salute della popolazione mondiale. I risultati delle ricerche devono essere condivisi ad ogni costo. Che l’epidemia fosse di una gravità planetaria lo si poteva già leggere il 5 febbraio sul sito ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ghebreyesus aveva previsto che per affrontare la diffusione del virus sarebbero serviti fra febbraio e aprile almeno 675 milioni di dollari. Aveva anche aggiunto che molti Stati non dispongono di sistemi sanitari capaci di affrontare una malattia tanto contagiosa, ovvero ospedali e medicine. Questa somma sarebbe servita a rafforzare le loro capacità di individuare, diagnosticare e ricoverare le persone colpite dal virus, per evitare la propagazione della malattia in progressione geometrica. Il Dottor Mike Rayan, direttore del programma di gestione delle urgenze dell’Oms, chiariva anche che bisogna farsi trovare preparati all’arrivo dell’epidemia, perché, dopo, il virus si propaga con una rapidità alla quale non si può più fare fronte.

Sulle difficoltà nel controllare patologie di massa si sofferma anche il South China Morning Post, secondo cui con i mezzi attuali per Pechino è a mala pena possibile coprire dal punto di vista sanitario le sole zone rurali cinesi.

Gli ospedali costruiti con eccezionale velocità dispongono di posti letto in numero inadeguato ai già contagiati.  Insomma, senza una vera e decisa mobilitazione internazionale, l’epidemia potrebbe assumere conseguenze incalcolabili.