Star Trek: Discovery, una recensione spaziale – Star Trek: Discovery, a Space Review

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Nella fantasmagorica costellazione delle produzioni dell’universo Star Trek si aggiunge una  serie che tenta di ringiovanire e modernizzare il franchise con idee e protagonisti di spessore.

E questo su una piattaforma come Netflix. Là dove nessuna delle astronavi della federazione spaziale è mai giunta prima. L’avventura di Michael Burnham, una promettente rappresentante della federazione, si collocano prima della stagione classica (quella del capitano Kirk per intenderci) e prosegue facendo dei salti mortali tra universi paralleli e un estremo futuro dove la federazione è stata smantellata. Sono quindi notevoli le novità ma l’impianto essenziale, i dilemmi morali ed etici, le scoperte fantascientifiche e il confronto con nuove specie viventi rimane. La fattura è notevolmente raffinata, luci, scenografie, effetti speciali e costumi. Molti anche i momenti di commozione e l’azione non delude. É particolare la presenza scenica di Doug Jones, Saru, che con le sue movenze originali dà alla serie credibilità e Jason Isaacs, Gabriel Lorca, una intensa interpretazione dai toni inquietanti.

La rivalità tra Star Trek e Star Wars, quindi, continua (la prima su Netflix e la seconda su Disney+) con storie che non mancheranno di appassionare i fan.

vedi:
Trailer

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Star Trek: Discovery, a Space Review

In the phantasmagoric constellation of the productions of the Star Trek universe, a series is added that tries to rejuvenate and modernize the franchise with ideas and in-depth protagonists.

This is on the Netflix platform.

Where none of the space federation ships have gone before. Michael Burnham’s adventure, a promising representative of the federation, takes place before the classic season (that of Captain Kirk so to speak), and continues by jumping between parallel universes and a far future where the federation has been dismantled. The novelties are therefore note worthy but the essential system, moral and ethical dilemmas, of science fiction discoveries and the comparison with new living species remains. The workmanship is remarkably refined: lights, set design, special effects and costumes. There are also many moments of emotion and the action does not disappoint. The stage presence of DougJones is particular (Saru) which, with its original movements, gives the series credibility; and Jason Isaacs (Gabriele Lorca) an intense interpretation with disturbing tones. The rivalry between Star Trek and Star Wars, thus, continues (first on Netflix and second on Disney+) with stories that will not fail to excite fans.

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FABIO FOLLA 134 Articoli
Illustratore, grafico, storyteller, sperimentatore del web, docente di Storia dell’Arte e Disegno, insegna inoltre alla Scuola di Arti applicate del Castello Sforzesco di Milano e tiene un corso di Computer Game all’Accademia di Brera. Ha esposto in varie collettive.